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MESTRE - Per una persona che ha difficoltà nello spingere la propria sedia a rotelle, poter andare da solo in barca supera qualsiasi necessità di riabilitazione psicologica. Erano felici ieri gli occhi di Omar, Pady e Leonardo al termine della loro prima uscita in mare in autonomia, ospiti del Circolo Vela Mestre. Sono tre giovani paraplegici, privi dell’uso delle gambe a causa di incidenti gravi, e i loro arti superiori sono affetti da paralisi parziale. Sono in riabilitazione all’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione (Oras) di Motta di Livenza, coinvolti nel progetto “Vela 4 All” con l’associazione “Lo Spirito di Stella”, che li ha portati nelle acque di Punta San Giuliano. I ragazzi hanno preso parte a tre giorni di allenamenti a settimana per sei settimane, con istruttori della Lega Navale. Di mattina si è svolta la formazione teorica, con cui i pazienti hanno appreso le regole nautiche, il comportamento del vento, le caratteristiche del natante e la terminologia velica, mentre di pomeriggio hanno provato la simulazione di guida di una barca a vela Hansa, una tipologia di imbarcazione inclusiva introdotta in Italia da Andrea Stella e dalla società Upsail di Erwin Linthout.
«È la prima volta in Italia che si realizza un’iniziativa complessa all’interno di una struttura ospedaliera – ha spiegato Paolo Pauletto, presidente di Oras – “Vela 4 All" è un progetto in linea con le ricerche che stiamo conducendo, volte al miglioramento della condizione di vita delle persone con paraplegia o tetraplegia, per un completo reinserimento familiare e sociale.
Il Gazzettino