A fuoco il capanno con bombole di gas e benzina, vigili urbani passano per caso ed evitano la tragedia

Sullo sfondo le fiamme che hanno divorato il capanno in via Bennati, che conteneva bombole di gas e benzina
SPINEA - Una casetta in legno per gli attrezzi avvolta del fuoco,...

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SPINEA - Una casetta in legno per gli attrezzi avvolta del fuoco, all’interno bombole di gas, taniche di benzina, attrezzi agricoli alimentati a carburante: una potenziale polveriera. In mezzo alle abitazioni in una zona residenziale. Se la pattuglia dei vigili urbani non fosse passata per caso nell’esatto momento in cui è scoppiato l’incendio, il bilancio di quanto accaduto in via Bennati 43 a Spinea poteva essere ben più grave. Questione di una manciata di minuti, e poteva esplodere tutto con conseguenze difficili da immaginare specie sul fronte dei danni strutturali che inevitabilmente la deflagrazione avrebbe provocato, sviluppando un rogo di grande dimensioni capace di estendersi anche ad altri stabili. Ma come detto l’evoluzione della vicenda è stata per fortuna un’altra, grazie al pronto intervento degli uomini della polizia locale dell’Unione dei comuni del Miranese, guidati dal comandante Michele Cittadin. È da poco passato mezzogiorno di ieri quando gli agenti di passaggio in zona bloccano l’auto: c’è del fumo nero che si alza dalle case di via Bennati e decidono di dare un’occhiata. Scoprono così che un capanno usato come ripostiglio-magazzino sta bruciando. C’è una signora in preda al panico che dice loro della benzina, delle bombole, del tagliaerba. I vigili allertano i pompieri ma non perdono tempo e si precipitano all’interno per recuperare il materiale altamente infiammabile e a rischio scoppio. Sono attimi frenetici ma ce la fanno. tuttavia c’è il concreto pericolo che il fuoco si propaghi alla vicina pompeiana sempre in legno, aggredendo anche la casa dei proprietari, e altre casette di legno situate a pochi metri. Usano l’acqua della rete idrica per inumidire i tetti e le pareti e rallentare l’avanzata del fronte incandescente. In supporto arrivano altre tre pattuglie di colleghi, due dotate di estintori, una per bloccare l’accesso alla strada e consentire il passaggio per i soccorsi. A risolvere definitivamente la situazione ci pensano i pompieri che circoscrivono l’area interessata dall’incendio e spengono anche il più piccolo focolaio. Le operazioni terminano nel giro di poco più di un’ora. E nel parapiglia i vigili hanno avuto la prontezza anche di salvare le due tartarughe sistemate nella rimessa: l’alta temperatura che si era sviluppata le stava quasi uccidendo. A provocare la scintilla iniziale con ogni probabilità un corto circuito elettrico.

 

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Il Gazzettino