Spiaggia "fascista", Scarpa di nuovo nei guai: «Io veneta di colore "cacciata" con musiche diffuse dal megafono». Lui nega

Gianni Scarpa di nuovo nei guai: «Io, turista veneta di colore "cacciata" con musiche diffuse dal megafono»
CHIOGGIA - Gianni Scarpa, l'ex gestore della spiaggia "fascista" di Playa Punta Canna a Sottomarina, finisce nuovamente nei guai, a due anni di distanza dalla sua...

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CHIOGGIA - Gianni Scarpa, l'ex gestore della spiaggia "fascista" di Playa Punta Canna a Sottomarina, finisce nuovamente nei guai, a due anni di distanza dalla sua iscrizione nel registro degli indagati per apologia del fascismo, per i cartelli in spiaggia con le foto e gli slogan di Mussolini.


COSA E' SUCCESSO OGGI
I carabinieri di Chioggia lo hanno denunciato alla Procura per violenza privata aggravata da finalità di discriminazione razziale, ingiuria e apologia del fascismo. La denuincia è stata presentata per violenza privata aggravata da finalità di discriminazione razziale da due bagnanti, una cinquantenne ed una trentenne, quest'ultima di origine africana. Secondo le accuse, avrebbe indotto una bagnante di Padova, nata in Italia da genitori originari dell'Africa occidentale, ad abbandonare a Ferragosto uno stabilimento balneare nel quale si trovava con una amica con comportamenti discriminatori accompagnati da musiche e frasi diffuse da casse e megafoni. Una volta uscita, la donna ha chiesto l'intervento dei militari. Due anni fa Scarpa, 66 anni, venne prosciolto perché le sue azioni furono ricondotte alla liberta di pensiero garantita dalla Costituzione.

LA REPLICA DI GIANNI SCARPA ARRIVA SUBITO:
«HO DETTO SOLO QUESTO...»
«Io non so neanche cos'è il razzismo, ho decine di amici di colore. Questa denuncia è una cosa veramente ridicola». Nega di aver usato atteggiamenti e parole razziste, e anche di aver allontanato chichessia, Gianni Scarpa. Una versione edulcorata e del tutto opposta quella dell'ex gestore di Playa Punta Canna - «io non c'entro più con lo stabilimento, sono solo un cliente» dice - rispetto alle accuse delle due turiste, che sostengono di essere state allontanate per motivi razziali. «Tutti sanno che ho un modo goliardico di approcciare le persone - spiega al telefono Scarpa -, L'altro ieri, Ferragosto, c'era tanta gente, musica, c'era il dj sul palco. Gli ho preso di mano il microfono e ho detto due-tre cose sulla situazione politica: "C'è casino nel Governo, se si andrà a votare, mi raccomando, votate Salvini e la Meloni, mai il Pd''. Si sa, io sono anti-democratico».

E che c'entra con il razzismo ? «Quando ho mollato il microfono - prosegue Scarpa - , tra le gente che applaudiva si sono fatte davanti queste due donne, una di colore, aggredendomi verbalmente per ciò che avevo detto: "Ma non ti vergogni, vecchio rimbambito..", aggiungendo che se ne andavano e avrebbero chiamato i carabinieri. Come poi è stato». Sulla contestazione delle due turiste, l'ex gestore del Punta Canna ribadisce: «Io non ho fatto allontanare nessuno. Ho saputo della denuncia. Mi vien da ridere».


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Il Gazzettino