Spiaggia Barricata di nome e di fatto: off limits per i disabili

Spiaggia Barricata di nome e di fatto: off limits per i disabili
PORTO TOLLE - Non è mai facile mettersi nei panni altrui. Diventa ancor più arduo se si deve rinunciare alle proprie abilità fisiche. Lo hanno scoperto...

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PORTO TOLLE - Non è mai facile mettersi nei panni altrui. Diventa ancor più arduo se si deve rinunciare alle proprie abilità fisiche. Lo hanno scoperto Silvana Mantovani e Raffaele Crepaldi, vicesindaco e assessore di Porto Tolle che hanno accolto l'invito del gruppo Volontari senza barriere di provare a fare una passeggiata in spiaggia a Barricata seduti su una carrozzella. Una sorta di esperimento di limitazione psicofisica che ha avuto il pregio di mostrare quanti ostacoli si debbano ancora superare per rendere la perla del Delta davvero accessibile ai disabili.

Tra i presente anche l'ex sindaco Claudio Bellan che ha seguito la passeggiata insieme ad Alice Saggia e Caterina Moschini dell'associazione Balneari Delta Po di Barricata Boccasette. Il ritrovo è stato ai piedi della passerella che  conduce in spiaggia e già lì si sono intraviste le prime difficoltà per passare l'attracco. L'ostacolo successivo è stato il passaggio dal ponte di collegamento al primo camminamento. Sono saltate subito all'occhio le difficoltà che incontra un disabile. Ostacoli che potrebbero risultare insormontabili, se la persona non è accompagnata.

PERCORSO A OSTACOLI
Il passaggio da un camminamento all'altro verso le toilette, per esempio. E poi dopo la fatica, trovare la sorpresa di un servizio con un piccolo gradino. Proseguendo verso il primo stabilimento Bagno Celeste che ha aderito da subito all'iniziativa di adottare una sedia job per permettere di andare in acqua, così come gli stabilimenti Olimpo e Soleluna, è emerso che sarebbero necessarie piccole passerelle ai margini del camminamento per raggiungere in sicurezza gli ombrelloni. L'ideale è che ci fossero degli aiutanti magari di volontari a servizio dei portatori di handicap. L'appuntamento si è trasformato in un laboratorio di idee per rendere le spiagge veramente aperte a tutti, anziani e mamme con bimbi piccoli comprese.

LE IMPRESSIONI
L'ultima tappa è stata al bagno Olimpo dove è stato fatto il punto della situazione. «Sono un po' scosso da questa esperienza - ha confessato l'assessore Crepaldi -, un conto è parlarne e un altro è viverlo sulla propria pelle. Questa mattinata ha permesso di evidenziare le barriere che diminuiscono l'accessibilità. La prima fra tutte, il ponte: un ostacolo che sembra quasi insormontabile. I punti critici in spiaggia sembrano più risolvibili con un po' di buon senso, sia nostro che degli operatori».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Bellan: «Siamo disponibili a sostenere qualsiasi soluzione che migliori la situazione, anche se il problema più grande è sicuramente culturale» ha detto l'ex sindaco.
«Le barriere architettoniche sono prima di tutto nella nostra mente - ha sottolineato Mantovani -, a partire da noi amministratori per arrivare ai tecnici».


Disponibilità totale dalle imprese balneari: «Insieme possiamo migliorare con piccoli accorgimenti e andare incontro alle esigenze di tutti». Soddisfatta Romina Vidali che, a nome del gruppo, ha sottolineato come l'iniziativa fosse rivolta alla collaborazione. «Amiamo il nostro territorio e vogliamo sia inclusivo a tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino