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SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO - «Uno sparo in bocca dopo l’aggressione e ora papà sta lottando per superare le gravi ferite». Rimangono gravi ma stazionarie le condizioni di A.P., il 60enne di Latisana che assieme a un collega 35enne di Cesarolo di San Michele al Tagliamento e a un 50enne di Bibione è finito nel mirino della revolver con cui l’altra settimana ha sparato Artur Haxhiu, il 55enne albanese residente a Bevazzana di San Michele. La figlia del friulano ha spiegato come il papà, nonostante stesse cercando di sfuggire alla violenza, sia riuscito a chiamare i soccorsi permettendo di essere salvato ma anche di far intervenire i sanitari per il collega che a sua volta ha ricevuto tre spari in testa. Un vero eroe A.P., ora ricoverato in ospedale a Udine.
“Papà è riuscito a chiamare i soccorsi - ha spiegato la figlia del 60enne di Latisana - poi l’aggressore gli ha tolto dalle mani il cellulare, facendolo volare via tanto da essere ritrovato in un secondo momento dai carabinieri. L’aggressore gli ha sparato in bocca, fratturandogli anche la mandibola oltre a ferirlo gravemente”.
Resta da capire se Haxhiu avesse meditato di punire anche gli altri due colleghi o se i proiettili sparati contro di loro siano stati frutto di un incidente di percorso. Il primo collega - il trentenne albanese ancora in coma - è stato colpito al volto, mentre l’altro, un sessantenne italiano, è stato ferito dal revolver calibro 22 di Haxhiu dopo che il cinquantacinquenne gli aveva strappato il telefono per impedirgli di chiedere aiuto. Artur Haxhiu aveva raggiunto poco dopo le 6 dello scorso lunedì il magazzino di via Pirano a Bibione. Lì ha trovato due giardinieri. Tre colpi di pistola sparati in faccia al più giovane e poi il proiettile verso il più anziano. In via della Vega, Haxhiu ha ferito l’ altro connazionale, cinquantenne. Dopo essere stato colpito l’uomo l’ha disarmato e Haxhiu è fuggito su un furgone fino alla frazione di Marinella, dove ha abbandonato il camioncino iniziando il suo girovagare tra i campi del Portogruarese. È stato arrestato appena sceso dal bus a Cesarolo, identificato da un passeggero che aveva chiamato i carabinieri.
Il Gazzettino