MORTEGLIANO (Udine) E' morto in ospedale a Udine, dove era ricoverato da sabato mattina, il giovane rimasto ferito tra i campi di Mortegliano. Il colpo di proiettile...
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La vicenda potrebbe essere nata da un affare nato in accordo con un connazionale e altri due uomini per l’acquisto di una partita di droga da effettuarsi fuori regione e sfociato forse in una tentata rapina finita male.
Il Gip del Tribunale di Udine ha convalidato l'arresto di Raimondo Raiola, 44 anni, residente a Tricesimo ( Udine), e del cittadino honduregno Wilfredo Fernandez Jeorge, 30 anni, residente a Udine, disponendo per entrambi la custodia cautelare in carcere. Sono accusati dell'omicidio. «Adesso le imputazioni nei confronti delle due persone in carcere diventano di omicidio aggravato - ha precisato il procuratore di Udine Antonio De Nicolo - in quanto il delitto è avvenuto in concomitanza con un altro reato come la rapina».
LA LITE TRA I CAMPI
Racconti che al momento convergono solo sull’epilogo finale ovvero il ferimento di Zazai. Da quanto emerge secondo alcune ipotesi investigative, i quattro avrebbero concordato un acquisto di stupefacente fuori regione, da rivendere successivamente sulla piazza di Udine: partiti assieme a bordo di una Bmw station wagon, a un certo punto ci sarebbe stata una deviazione sul tragitto con l’italiano e l’honduregno (nel ruolo di garanti per l’acquisto della droga) che avrebbero cambiato i piani, puntando a derubare i due afghani del denaro che portavano con loro per concludere l’affare (ai due, già con precedenti per spaccio, sono state sequestrate diverse migliaia di euro). A quel punto gli afghani probabilmente hanno reagito, portando il 44enne a estrarre la pistola Beretta, legalmente detenuta, e a esplodere i due colpi, uno dei quali ha colpito Zazai tra la tempia e l’orecchio.
Poi la fuga a bordo dell’auto, la richiesta di aiuto, la corsa in ospedale per soccorrere il ferito che nel frattempo aveva perso anche molto sangue e il racconto dell’altro afghano,che ha portato i carabinieri del Nucleo investigativo di Udine sulle tracce prima di Raiola e poi nella nottata tra sabato e domenica di Fernandez. I due, accusati all'inizio rispettivamente di tentato omicidio e concorso in tentato omicidio, si trovano nel carcere di via Spalato, in attesa dell’udienza di convalida dei provvedimenti che potrebbe arrivare oggi o al più tardi domani
«PRONTI A COLLABORARE»
Il fascicolo dell’inchiesta ieri è stato trasmesso dalla dottoressa Torresin al Giudice per le indagini preliminari che dovrà pronunciarsi. I due arrestati avevano dato disponibilità a collaborare e a chiarire l'accaduto, mentre i due ora potrebbero essere accusati rispettivamente di omicidio e di concorso in omicidio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino