FONTANAFREDDA - Una vicenda giudiziaria, terminata con l’arresto di un trentenne pakistano, che ha preso il via lo scorso febbraio da un controllo del territorio della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ed è da questa scoperta che inizia l’indagine della polizia locale di Fontanafredda che tiene sott’occhio lo straniero: il trentenne bazzica con altri piccoli spacciatori e con consumatori nelle strade della città. Così decidono di installare una piccola telecamera nella vettura di Abeer per controllare i suoi movimenti e le persone che salivano nell’auto. E tra le tante immagini spunta quella del trentenne con un’altra persona nel sedile accanto e un piccolo involucro che probabilmente conteneva droga. Viene quindi fermato l’uomo che si accompagnava al pakistano e che aveva in mano l’involucro. Ma la droga, afferma, non l’ho acquistata da lui ma da un altro quanche giorno fa.
A questo punto la polizia locale decide di “girare” l’indagine alla questura. Gli agenti della Polizia di Stato effettuano una perquisizione nel’abitazione pordenonese di Abeer e trovano 300 grammi di hashish. Scatta l’arresto e il trentenne viene condotto in carcere a Treviso per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino