Sottopasso sulla Pontebbana vietato ai Tir? Li abbiamo contati: in un’ora ne passano 85

La chiusura a senso alternato del sottopasso di viale Italia vede parecchi Tir infischiarsene delle deviazioni obbligatorie
Sono arrivate le prime multe ai camionisti che non rispettano l’ordinanza che vieta il transito ai mezzi (molto) pesanti nel sottopassaggio di viale Italia, ma il traffico...

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Sono arrivate le prime multe ai camionisti che non rispettano l’ordinanza che vieta il transito ai mezzi (molto) pesanti nel sottopassaggio di viale Italia, ma il traffico di autoarticolati, autotreni e autocisterne continua ad essere consistente. La scorsa settimana, come preannunciato dal comandante Claudio Mallamace, la Polizia locale ha iniziato a sanzionare i conducenti di mezzi di peso superiore alle 7,5 tonnellate che hanno ignorato l’obbligo di deviare lungo Susegana, Mareno e Santa Lucia di Piave come da ordinanza comunale. Quattro i conducenti sanzionati con 41 euro a testa da una pattuglia operativa a nord della rotatoria di via dei Mille/Ferrera (più a sud i tir potrebbero ancora deviare verso la zona industriale o il centro). «Al tir multato viene comunque consentito di impegnare il senso unico alternato del sottopasso essendo a quel punto disagevole invertire la marcia» spiega Mallamace. È impensabile, viste le esigenze di servizio e le risorse umane a disposizione, che i Vigili possano presidiare per ore la circonvallazione, ma i passaggi di autoarticolati, autotreni, autocisterne e ribaltabili nel sottopasso sul quale sono in corso i lavori della ditta Veneta21 continuano ad essere molto frequenti.

Ieri lunedì, tra le 10.45 e le 11.45, un’osservazione “sul campo” ha permesso di rilevare il passaggio di ben 85 mezzi pesanti (senza contare furgoni di dimensioni medio-piccole o motrici prive di carichi), ben più di uno al minuto.
 Di questi, 45 provenivano da sud e 40 da nord, dove molti mezzi pesanti rispettano il divieto di svolta verso Sarano di Santa Lucia, come prescritto dall’ordinanza e indicato dalla segnaletica provvisoria. Circa un terzo dei tir transitati aveva targa straniera (Slovenia, Croazia, Slovacchia e Austria le più frequenti).

Il tempo del semaforo verde, di recente aumentato, sfiora adesso i 70 secondi (giallo compreso), mentre il “rosso” è superiore (due minuti e 10 secondi) a causa della necessità di vietare il transito su entrambi i lati per alcuni secondi, così da fare defluire eventuali code. Tra un tir e l’altro hanno circolato numerose le auto private, ma anche quelle pubbliche: hanno sopportato la coda veicoli dei Comuni di Conegliano e Cordignano, di Mom e mezzi aziendali di Savno. La lentezza della circolazione ha innervosito più di qualcuno: significativo quanto registrato verso le 11, quando tre auto provenienti da sud hanno sorpassato un furgone diligentemente fermo al semaforo rosso. E per poco non si è sfiorato un altro collasso del traffico come quello di un paio di settimane fa, quando un camion si guastò nei pressi del sottopasso: ieri mattina il camper di una famiglia altoatesina è andato in panne all’altezza di Bravi riuscendo fortunatamente a imboccare una strada secondaria, dove è stato soccorso dal meccanico Giancarlo Benedetti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino