SOTTOMARINA (CHIOGGIA) - Sta per sorgere un nuovo supermercato sul lungomare e scoppia la polemica tra Lega e Cinquestelle. Il nuovo caso sembra destinato ad agitare le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
AI BAGNI CLODIA
Il casus belli, come lo definisce il consigliere pentastellato Daniele Padoan, presidente della commissione lavori pubblici e primo firmatario dell'ordine del giorno che ingesserebbe il lungomare, è la costruzione di un supermercato nei pressi dei bagni Clodia. Una struttura di 1200 metri quadri che andrebbe, dal punto di vista imprenditoriale, ad allargare l'offerta di beni e di servizi nell'area in questione, già dotata di attrezzature sportive, locali di ristorazione e via dicendo. Il nuovo edificio, come risulta dal permesso di costruire, è il frutto di un intervento di ristrutturazione e ampliamento su un edifico dismesso, richiesto nell'ottobre 2018 dalla società Stabilimento bagni lido di Padova srl e rilasciato il 26 settembre 2019 dallo Sportello unico edilizia privata del Comune.
Supermercati a Jesolo, due nuove aperture: uno in via Bafile e l'altro all'ex discoteca Capannine
LA MOSSA DEI 5 STELLE
Il permesso di costruzione non fa riferimento alla futura funzione dell'edificio ma è voce diffusa che la catena Aldi lo prenderà in affitto per farci un supermercato. Ma, proprio ieri mattina, i Cinquestelle, sotto il titolo Stop al cemento e alla giungla edilizia nelle spiagge hanno diffuso una nota in cui definiscono quel permesso di costruire in ampliamento un atto obbligato, imposto dal Piano casa della Regione, che è sovraordinato rispetto agli strumenti comunali, e annunciano la prossima presentazione di un ordine del giorno che impegni la giunta a modificare gli strumenti urbanistici esistenti perché «vengano totalmente vietate nuove costruzioni, compresi i cambi d'uso delle costruzioni esistenti, con destinazione diversa da turistico-ricreativa, escludendo anche la destinazione turistico-ricettiva; siano permessi solo piccoli ampliamenti delle costruzioni esistenti, se strettamente necessari allo sviluppo delle attività turistico-ricreative esistenti, seguendo i principi della reversibilità edilizia e solo se ben inseriti dal punto di vista paesaggistico, ecc.».
Immediata la risposta del leghista Dolfin: «La Regione non c'entra nulla. Questo intervento viene fatto in base al Piano attrezzato del lungomare e l'imprenditore ha tutto il diritto di esercitare il suo interesse nella propria concessione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino