Violata la privacy dei multati: class action contro il Comune

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SOLESINO - Sulla questione relativa alla clamorosa pubblicazione nel portale istituzionale del Comune, nell'estate scorsa, di ben 647 sanzioni ancora non pagate, comminante tra il 2013 e il 2014 per altrettante violazioni al Codice della Strada, il consigliere di Sant'Elena Antonio Paribello è passato dalle parole ai fatti promuovendo una class action. Le sanzioni pubblicate, infatti, risultavano complete dei dati sensibili dei conducenti dei mezzi multati, molti dei quali sorpresi dallo scout speed, il velox mobile in dotazione alla Polizia Locale. Per l'opposizione consiliare di Solesino, così come per il consigliere di Sant'Elena, l'amministrazione Beggiato si è così macchiata di una pesante violazione della privacy ai danni di numerosi cittadini, che ora Paribello invita ad unirsi in un'azione legale condivisa, per ottenere un risarcimento. «Il comportamento del Comune è risultato illegittimo, per questo si sono intraprese delle azioni a tutela della lesione dei diritti dei cittadini. annuncia Paribello - Si sono raccolti i nominativi dei soggetti interessati ad agire a livello legale nei confronti del Comune». Per la class action promossa, tra gli altri, dal consigliere di Sant'Elena, sono state previste varie fasce di risarcimento. «A nulla sono servite i le intimidazioni del Comune che ha minacciato di denunciare tutti quelli che hanno scaricato l'elenco. Anzi, il sindaco rischia una querela per intimidazioni minacciose. aggiunge Paribello -. Ritengo di aver fatto un grandissimo passo a tutela dei più deboli. La somma richiesta come risarcimento per adesso è di circa 700mila euro, ma pensiamo di arrivare ad oltre un milione». Che la pubblicazione di quegli elenchi sia stata una cosa grave l'ha riconosciuto lo stesso primo cittadino Roberto Beggiato. Che ha però anche evidenziato come si sia trattato di un errore, causato dall'aver dimenticato «di escludere la procedura di pubblicazione automatica degli atti insita nel programma» nella fase di controllo della determina. Il sindaco ha poi sottolineato come nessun cittadino si sia ma lamentato dell'accaduto. Ad accorgersi dell'errore, infatti, è stato un pubblico ufficiale: dopo la sua segnalazione l'elenco è stato subito cancellato. Beggiato ha poi puntato il dito contro quanti, intenzionalmente, abbiano diffuso l'elenco. «L'amministrazione per evitare il danno erariale, - ha concluso - in ogni azione legale per risarcimento che verrà intentata contro il Comune effettuerà la chiamata in correo di quanti in concorso/associazione si sono adoperati per la comunicazione o diffusione illecita dei dati».
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Il Gazzettino