Addio a Sofia, raccontò su Fb la sua lotta contro il cancro

Sofia Zilio e il suo primo post su Facebook
PADOVA - Per chi la conosceva, e anche per chi non la conosceva, era un appuntamento fisso. Il giovedì sera ci si "sintonizzava" sulle frequenze di Sofia:...

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PADOVA - Per chi la conosceva, e anche per chi non la conosceva, era un appuntamento fisso. Il giovedì sera ci si "sintonizzava" sulle frequenze di Sofia: era lei a chiederlo ai followers del suo blog. "Bagno di luce" lo chiamava, che poi era un'onda di pensieri positivi, che sperava riuscisse a travolgerla d'amore e a uccidere quello che chiamava "Morfeo", la recidiva di un tumore.

 

Putroppo ieri all'alba è stato Morfeo ad avere la meglio su Sofia Calliope Zilio, 26 anni compiuti il 9 luglio scorso, una ragazza-guerriera colpita a 15 anni da un osteosarcoma, poi guarita fino alla ricomparsa del cancro, l'anno scorso, stavolta al polmone.
 

Da piccola sognava di fare la ballerina ma quella prima neoplasia all'osso di una gamba le aveva spezzato le ali. Nella Clinica di oncoematologica pediatrica, dove era in cura, Sofia aveva conosciuto le appassionate volontarie dell'associazione Team for Childen ed Elisa, una cantante del coro dei Truevoice Singer (che con il Team ha sempre intrattenuto uno stretto rapporto musicale e solidaristico) e, affascinata dal canto, aveva studiato fino a entrare lei stessa nei Truevoice e diventarne addirittura solista. I dieci anni della sua seconda vita li ha trascorsi gorgheggiando con una voce meravigliosa, Sofia Calliope, e quando il male si è ripresentato, violento, lei ha costituito un blog e l'ha chiamato con un nome che è già condivisione: "Il mio, il nostro cammino". Quella nascita, lei la motivava così: "Ho deciso di iniziare a scrivere questa pagina poiché dopo essermi riaccaduta una triste situazione a livello di salute, ho ricercato nel web un sostegno pratico e veloce da parte di qualche altro utente ma ciò non è accaduto. Non volevo associazioni con cui parlare o frasi fatte, semplicemente una o più persone in carne ed ossa da cui trarre forza, qualcuno con cui parlare e che non mi dica solo sei forte, ce la fai ancora". E invocava anche "parole crude: vorrei che nel gruppo la gente si sfogasse, io ho bisogno di scrivere in pubblico.. cosa che ho sempre additato ma ora ho proprio bisogno di rendervi partecipi di quello che mi capiterà.. dalle cose brutte a belle a stupide. Ho chiesto a mia mamma di aiutarmi attivamente in questo dato che i forti medicinali per i dolori alle volte non mi danno neanche la forza di scrivere o leggere". Più di mezzo migliaio gli affezionati che, negli ultimi sei mesi, hanno seguito passo dopo passo questa sorta di "diario di Sofia", facendo sfegatatamente il tifo per lei in un'altalena di speranze, tra terapie, tac, tentativi di uscite con gli amici rese tristissime da un dolore fisico sempre più acuto. Fino al ricovero ospedaliero allo Iov, l'ultimo. "Mi piacerebbe che anche voi partecipaste attivamente e che faceste conoscere questa pagina a chi si sta trovando in una condizione simile alla mia. L'unione fa e da la forza", scriveva la giovane che parlava di una crescita costruttiva, da fare insieme. "Sofia aveva vinto la sua lotta contro l'osteosarcoma, l'abbiamo avvicinata al canto e ha scoperto di avere una voce meravigliosa - ricorda ora Elisa Galeazzo -, poi purtroppo il male è tornato fuori, una recidiva sul polmone. Sofia era la nostra "piccola" del coro, una persona eccezionale, con una forza incredibile, una voce solista formidabile che sapeva emozionare come pochi. Se ne vanno sempre i migliori, si dice sempre, e nel caso di Sofia è proprio così". La madre, infermiera al centro di foniatria di Padova, aveva preso un periodo di aspettativa per strarle vicino e l'estate scorsa aveva realizzato uno degli ultimi desideri della figlia: andare in missione insieme in Madagascar ad aiutare i bambini. E durante i funerali di Sofia Calliope Zilio, che si terranno giovedì 2 agosto alle 9 nella Chiesa di Pontevigodarzere, verranno raccolti fondi proprio per la Fondazione del Madagascar dove la giovane cantante ha lasciato il cuore e dove avrebbe voluto ritornare. "La famiglia ha richiesto poca e semplice musica, che non prevede il coro, ma solo alcune amiche strette. Per noi non sarà semplice - commentano gli amici - ma rispettiamo in silenzio quello che ci è stato chiesto e che Sofy voleva. I suoi cari hanno specificato anche che non vogliono fiori: fuori dalla Chiesa ci saranno delle cassettine per lasciare un contributo". Per chi volesse dare un ultimo saluto a Sofia, la salma sarà accolta alla Casa Funeraria Brogio di Cadoneghe. Federica Cappellato
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Il Gazzettino