Bambina rischia di soffocare: ragazzo di 18 anni le salva la vita

Bambina rischia di soffocare: ragazzo di 18 anni le salva la vita
ROVIGO - Sembrava un pomeriggio come tanti, trascorso tra una mostra e un gelato con gli amici e invece un 18enne rodigino, in pochi secondi, si è trovato a vestire i panni...

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ROVIGO - Sembrava un pomeriggio come tanti, trascorso tra una mostra e un gelato con gli amici e invece un 18enne rodigino, in pochi secondi, si è trovato a vestire i panni dell'eroe, salvando la vita a una bambina di 18 mesi. Antonio Mancini, studente del liceo Celio Roccati, dopo avere visitato una mostra a Ferrara, era diretto in stazione in compagnia dell'amica Sofia Campion quando a un bivio tra palazzi di residenze popolari, ha sentito delle grida.


«Non eravamo certi di cosa stesse accadendo, ci sono persone che normalmente usano un tono di voce molto alto - racconta Antonio - abbiamo notato, però, due persone di colore, una delle quali sembra pregare a voce alta. Ci siamo avvicinati per chiedere se andasse tutto bene e ci siamo resi conto che c'era una mamma nigeriana con una bambina in braccio. Si capiva poco da quello che dice, aveva problemi con l'italiano e forse per questo non erano stati chiamati i soccorsi. A gesti mi ha indicato la bocca della piccola, ma non riuscivo a capire se si trattasse di una reazione allergica o di un principio di soffocamento. Di sicuro la bambina era pallidissima e sembrava non respirare. Sono entrato nell'atrio del palazzo con la bambina in braccio e mi sono ricordato quanto appreso due anni fa al corso di primo soccorso a scuola. Alcuni colpetti tra le scapole e la piccola ha iniziato a vomitare e piangere, dando preziosi segni di vita».

Nel frattempo l'amica aveva chiamato l'ambulanza. Grazie all'intervento la piccola era salva ed è stataa presa in cura dai medici del Suem. «Il corso di primo soccorso offerto dal mio liceo in collaborazione con la Croce verde - aggiunge Antonio - è stato un'opportunità preziosa e credo che ne cercherò altri».


Terminato il liceo, Antonio sogna di fare il medico. Nel suo curriculum ha già la sua prima vita salvata con coraggio e prontezza di riflessi a soli 18 anni. «Adesso frequento la quinta, tutto può succedere, ma credo che sarà indirizzato verso qualche professione medica o sanitaria, per continuare ad aiutare gli altri». «A titolo personale e a nome di tutto il liceo - commentato la dirigente scolastica Anna Maria Pastorelli - esprimo gratitudine e orgoglio per Antonio. Rappresenta i valori per cui la scuola si impegna quotidianamente». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino