Stop assunzioni nelle "partecipate" fino al 30 giugno del 2018

Stop assunzioni nelle "partecipate" fino al 30 giugno del 2018
TRIESTE - Stop alle assunzioni a tempo indeterminato nelle società partecipate del Friuli Venezia Giulia fino al 30 giugno 2018, a meno che i profili non vengano...

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TRIESTE - Stop alle assunzioni a tempo indeterminato nelle società partecipate del Friuli Venezia Giulia fino al 30 giugno 2018, a meno che i profili non vengano individuati attingendo da uno speciale elenco di lavoratori che risultano eccedenti all'interno delle società stesse. La decisione è stata presa in base al decreto sulle società a partecipazione pubblica, con una delibera approvata dalla Giunta regionale. L'esecutivo ha emanato alcuni indirizzi alle società a controllo diretto e indiretto della Regione, in considerazione del fatto che nel decreto si prescrive alle stesse società di effettuare, entro sei mesi dall'entrata in vigore del Testo unico, una ricognizione del personale in servizio per far emergere eventuali eccedenze.


Fra gli adempimenti in capo all'Amministrazione regionale ci sarà quello di gestire l'elenco degli esuberi agevolando processi di mobilità in ambito regionale e successivamente di trasmettere, decorsi sei mesi dal termine del 23 marzo, le liste dei lavoratori eccedenti e non ricollocati all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. Fra gli indirizzi deliberati dalla Giunta le partecipate dovranno stabilire con un proprio provvedimento criteri e modalità per il reclutamento di nuovi assunti nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità fissati dalla legge, con pubblicazione dello stesso provvedimento sui siti istituzionali delle società. Inoltre, in attesa delle ricognizioni del personale effettuate dalle partecipate e della predisposizione degli elenchi dei lavoratori eccedenti da parte della Regione, le società potranno far fronte ad un eventuale fabbisogno di unità operative esclusivamente con contratti flessibili, compresi quelli a tempo determinato. Infine, è previsto l'obbligo del rispetto del principio di riduzione della spesa per le risorse umane attraverso, come prevede il decreto, "opportune misure di contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino