«Adesso hai finito di vivere. Fino a quando ti toccavo solo io andava bene, anche gli altri no». Qualche settimana prima del folle schianto in auto con l'ex...
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Per la Procura è chiaro l'intento criminale di Barzan ed è per questo che il sostituto procuratore Francesca Torri, il magistrato che sta coordinando le indagini, ha chiesto la misura cautelare in carcere. Se Christian dovesse uscire dall'ospedale (dove oggi sarà operato al femore fratturato) da uomo libero potrebbe tentare ancora di ammazzare la ragazza. Barzan lunedì sosterrà al Ca' Foncello l'interrogatorio di garanzia in cui avrà molto da chiarire. Ma potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere: di certo l'avvocato difensore Fabio Crea chiederà i domiciliari. Ma per gli inquirenti Christian è un ragazzo dall'indole violenta e possessivo. Un persecutore che sconvolto dalla gelosia ha stuprato la sua ex minacciandola. «Ho avuto un rapporto sessuale completo con lui - racconta Giorgia - avevo paura che se gli avessi detto di no lui avrebbe potuto farmi del male». Sono cose che ripete sabato mattina, quando viene ascoltata per la prima volta dagli investigatori e che conferma nel pomeriggio di martedì, risentita dalla Squadra Mobile. Parla delle minacce, dei pedinamenti ma anche delle botte che avrebbe subito da Christian mentre stavano insieme, sostenendo che quella è la ragione per cui lo ha lasciato.
Un dettaglio che sarebbe confermato anche da un amico di vecchia data di Giorgia, che alla Squadra Mobile ha raccontato come, negli anni in cui la 21enne usciva con Barzan, capitasse di vederla con dei lividi addosso. «Era una storia difficile - ha confermato anche la madre della 21enne - segnata dal fatto che soprattutto negli ultimi tempi era diventato possessivo e violento». Io mi uccido e uccido anche te. E' fine marzo quando i messaggi di Christian diventano vere e proprie minacce di morte a cui la giovane non risponde quasi mai. Ci sono anche frasi deliranti, come quella in cui la accusa di non soffrire abbastanza per la morte del nonno. E' tutto nero su bianco nei tabulati telefonici acquisiti dalla Procura. Quando parla con gli inquirenti Giorgia è precisa e circostanziata. Non ci sono contraddizioni nella versione della ragazza ma prima di decidere sulla richiesta di misura cautelare il sostituto procuratore Torri vuole che venga risentita. Come se la storia fosse così terrificante da suscitare ancora qualche dubbio. Persino il gip Mascolo, nella sua ordinanza, scrive che è sempre possibile, e in questa caso era forse sperabile vista l'oscenità di quello che è accaduto, che in stato di shock possano essere rese dichiarazioni inconsulte. Ma invece, prosegue il giudice, anche la seconda volta che viene ascoltata la giovane ha ripetuto integralmente la sua versione dei fatti precisando che Barzan ha sterzato a sinistra solo quando ha visto avvicinarsi la Toyota di Giuseppina Lo Brutto. Christian Barzan si difende sostenendo che ex fidanzata sta mentendo. Ma i messaggi telefonici che le inviato raccontano altro.
Denis Barea Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino