Stop ai diesel Euro 4 da sabato, ma il Comune si appella a Zaia per la deroga

Cartelli di divieto del traffico a Mestre
MESTRE - «Lo stop agli Euro 4 diesel è un problema serio. Rischia di portare disagi alla gente. Scriverò al presidente della Regione, Luca Zaia,...

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MESTRE - «Lo stop agli Euro 4 diesel è un problema serio. Rischia di portare disagi alla gente. Scriverò al presidente della Regione, Luca Zaia, perché interceda per una deroga». A dirlo è l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, in vista del ritorno delle limitazioni al traffico per combattere lo smog, da sabato 1. ottobre, fino al 17 dicembre e poi dal 7 gennaio al 30 aprile 2023. «Sto ricevendo tante telefonate di persone preoccupate di non potersi più muovere con la propria auto – prosegue Boraso – È chiaro che non tutti possono comprare una macchina nuova, specie in questo momento in cui i rincari per l’inflazione dovuta alla crisi energetica, colpiscono duramente. Venerdì si terrà un incontro in Regione: è necessario che sia reintrodotta la proroga la deroga che lo scorso anno era in vigore per lo stato d’emergenza legato al Covid, poi terminato».

L’APPELLO


Ieri il presidente dell’Aci di Venezia, Giorgio Capuis, ha auspicato una revisione del regime dei divieti per permettere alle Euro 4 diesel di continuare a circolare. Si calcola che a doversi fermare, almeno sulla carta, sul territorio dei 44 comuni che compongono la Città metropolitana, saranno 218.255 veicoli sui 478.363 totali immatricolati – quasi uno su due – in quanto classificati come più vecchi e dunque più inquinanti, con le limitazioni in vigore da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Se, poi, scattasse l’allerta arancione o rossa, rispettivamente con quattro e dieci giorni consecutivi di superamento del limite giornaliero del particolato Pm10 (polveri sottili), lo stop sarebbe esteso anche agli Euro 5 diesel privati, tutta la settimana, con lo stesso orario, e agli Euro 5 diesel commerciali fino alle 12.30. Un sistema di divieti progressivi che dovrebbe aiutare a preservare e, del caso, migliorare la qualità dell’aria che, com’è noto, peggiora nella stagione autunnale e poi invernale. Già ad oggi la città è fuorilegge, essendo stati superati quasi dappertutto i 35 giorni l’anno, limite massimo per le Pm10 oltre soglia: i dati Arpav certificano 47 volte nella centralina di Malcontenta, 46 in via Tagliamento alla Gazzera e 43 in via Beccaria a Marghera; 37 in quella del parco Bissuola che funge da riferimento urbano per gli eventuali provvedimenti restrittivi; San Donà con 33 e Sacca Fisola con 32 sono prossime a esaurire il bonus, mentre Rio Novo e punta Fusina sono entrambe arrivate a quota 30. Insomma: va male per lo smog, effetto, anche questo, di un’estate rovente e senza forti piogge. 
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Il Gazzettino