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Premiati i dipendenti e in particolare i genitori di bambini e ragazzini, con l'opzione del lavoro da casa. La Regione ha appena varato le regole per l'esercizio del lavoro agile da casa nei confronti di tutti gli addetti dell'Amministrazione, o per meglio dire di tutti coloro che possono, almeno in misura parziale, espletare le proprie mansioni senza la necessità della presenza continuativa nelle strutture regionali. Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta Fedriga su proposta di Pierpaolo Roberti, assessore alle autonomie locali e alla funzione pubblica. La prestazione con lavoro agile viene parificata a tutti gli effetti, retributivi e di carriera, alla prestazione svolta nei normali luoghi di lavoro. Possono accedervi i dipendenti non dirigenti qualora lo svolgimento della prestazione in modalità agile non pregiudichi in alcun modo la qualità dei servizi erogati all'utenza e siano disponibili le strumentazioni tecnologiche idonee allo svolgimento della prestazione lavorativa al di fuori della sede di lavoro. «Lo svolgimento della prestazione lavorativa chiarisce Roberti deve risultare coerente con le esigenze organizzative e funzionali dell'ufficio al quale il dipendente è assegnato». In ogni caso «il dipendente gode di autonomia operativa e ha la possibilità di organizzare l'esecuzione della prestazione lavorativa nel rispetto degli obiettivi prefissati».
MONITORAGGIO
Sarà possibile monitorare e valutare i risultati delle attività assegnate rispetto agli obiettivi programmati. Inoltre ogni ufficio di livello dirigenziale dovrà svolgere annualmente una verifica delle attività che possano essere espletate in modalità agile. Lo spirito che ha animato la Regione nel regolamentare il lavoro agile, seguendo un percorso sviluppato con i sindacati, si riassume essenzialmente nel conseguimento di un migliore benessere e di una più efficace organizzazione del lavoro. Tuttavia non si esclude che visti i tempi di caro-energia la formula del lavoro agile possa diventare anche uno strumenti per risparmiare sulle bollette di Mamma Regione. Ma ora entriamo nel dettaglio delle regole: si potrà operare in smart working fino a 12 giornate lavorative mensili e si sia genitori di figli con età inferiore ai 14 anni e fino a 8 giornate negli altri casi. Le giornate di lavoro agile non sono frazionabili a ore e vanno ripartite nell'arco dell'intero mese secondo le esigenze di servizio valutate dal dirigente.
STRUMENTI
Quanto agli strumenti di lavoro quando si operi da casa, le regole prescrivono che il dipendente si avvalga del personal computer fornito dalla Regione. In nessun caso è permesso «il trattamento di dati e documenti dell'Amministrazione con modalità diverse dal collegamento da remoto alla postazione di lavoro e ai sistemi applicativi necessari allo svolgimento dell'attività lavorativa messi a disposizione dall'Amministrazione». Le spese di corrente elettrica sono e restano a carico del dipendente, salvo futuri accordi sindacali su tale punto.
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Il Gazzettino