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PADOVA - Prima una domanda retorica: «Vogliamo tornare tutti indietro?». Poi una netta convinzione: «Dobbiamo fidarci della scienza e vaccinarci». Infine una bordata: «Il medico che non si vaccina? Anziché fare il medico vada a fare il pastore in Abruzzo». Sergio Giordani va giù duro, durissimo. Proprio nel giorno in cui arriva la conferma di un nuovo corteo anti-Green Pass (questa volta autorizzato, domani pomeriggio, sabato 31 luglio, in centro storico), il sindaco di Padova commenta il caso dei sanitari No Vax dando un'ulteriore spinta alla campagna vaccinale. «Sono preoccupato: o ci vacciniamo o torniamo indietro. Io mi ricordo bene la città quando non c'era nessuno e noi accoglievamo le bare provenienti da Bergamo. Vogliamo tornare indietro? Io mi fido della scienza e dei medici». Il sindaco è ovviamente favorevole al Green pass. «È l'unico sistema per vaccinare più persone possibili e per poter dunque tornare alla normalità».
IL CORTEO
Parole, pronunciate nella sala del Consiglio di Palazzo Moroni, che arrivano mentre il prefetto e i vertici delle forze dell'ordine stanno definendo il piano di controlli in vista di dopodomani.
I CONTROLLI
Mercoledì il prefetto ha coordinato una riunione operativa con questura e carabinieri, ieri mattina ha presieduto il Cosp (Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica) a cui ha partecipato anche l'assessore alla Sicurezza Diego Bonavina. Tra vigili e forze dell'ordine saranno impiegate in piazza almeno quaranta persone. Il centro storico sarà ancora una volta blindato per evitare che la situazione degeneri.
«Sarà organizzato dalla questura un adeguato servizio di ordine e sicurezza pubblica - ha spiegato ieri il prefetto Raffaele Grassi - che sarà caratterizzato anche dalla polizia scientifica, che provvederà ad effettuare documentazione videofotografica di quanto accadrà. Saranno sanzionati - assicura il prefetto - i comportamenti difformi alle regole che disciplinano l'uso della mascherina e il distanziamento. Si confida sul buon senso e sulla responsabilità dei manifestanti nel rispetto del primario diritto alla salute pubblica. Tutti gli aspetti operativi sono demandati al questore».
«L'attenzione è massima e sarà replicato il piano di sabato scorso, quando nonostante tutta quella gente alla fine non ci sono stati eccessi» sottolinea l'assessore Bonavina.
L'ASSOCIAZIONE
Intanto l'Appe continua ad alzare la voce contro la responsabilità dei baristi di controllare il Green pass. L'associazione aveva annunciato per voce del suo segretario Filippo Segato una serie di eclatanti manifestazioni di piazza ma poi ha deciso di rinunciare, pare per evitare infiltrazioni No Vax e momenti di eccessiva tensione. La protesta, dunque, corre sui cartelloni. I locali di piazza dei Signori sono stati tappezzati di slogan che ricordano la posizione di molti gestori: «Siamo esercenti, non sceriffi».
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Il Gazzettino