PADOVA - Prima una domanda retorica: «Vogliamo tornare tutti indietro?». Poi una netta convinzione: «Dobbiamo fidarci della scienza e vaccinarci». Infine una bordata: «Il medico che non si vaccina? Anziché fare il medico vada a fare il pastore in Abruzzo». Sergio Giordani va giù duro, durissimo.
IL CORTEO
Parole, pronunciate nella sala del Consiglio di Palazzo Moroni, che arrivano mentre il prefetto e i vertici delle forze dell'ordine stanno definendo il piano di controlli in vista di dopodomani. Sabato scorso piazza Duomo ha ospitato una manifestazione abusiva del popolo No green pass (moltissime persone assembrate senza mascherina), mercoledì sera davanti a palazzo Moroni si è tenuto un presidio di 50 persone (autorizzato dalla questura) e domani è previsto un nuovo corteo dalle 17.30 alle 20. Ieri pomeriggio è arrivato il formale preavviso da parte degli organizzatori e l'autorizzazione è subito arrivata: i manifestanti sfileranno da piazza Duomo a Prato della Valle.
I CONTROLLI
Mercoledì il prefetto ha coordinato una riunione operativa con questura e carabinieri, ieri mattina ha presieduto il Cosp (Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica) a cui ha partecipato anche l'assessore alla Sicurezza Diego Bonavina. Tra vigili e forze dell'ordine saranno impiegate in piazza almeno quaranta persone. Il centro storico sarà ancora una volta blindato per evitare che la situazione degeneri.
«Sarà organizzato dalla questura un adeguato servizio di ordine e sicurezza pubblica - ha spiegato ieri il prefetto Raffaele Grassi - che sarà caratterizzato anche dalla polizia scientifica, che provvederà ad effettuare documentazione videofotografica di quanto accadrà. Saranno sanzionati - assicura il prefetto - i comportamenti difformi alle regole che disciplinano l'uso della mascherina e il distanziamento. Si confida sul buon senso e sulla responsabilità dei manifestanti nel rispetto del primario diritto alla salute pubblica. Tutti gli aspetti operativi sono demandati al questore».
«L'attenzione è massima e sarà replicato il piano di sabato scorso, quando nonostante tutta quella gente alla fine non ci sono stati eccessi» sottolinea l'assessore Bonavina.
L'ASSOCIAZIONE
Intanto l'Appe continua ad alzare la voce contro la responsabilità dei baristi di controllare il Green pass. L'associazione aveva annunciato per voce del suo segretario Filippo Segato una serie di eclatanti manifestazioni di piazza ma poi ha deciso di rinunciare, pare per evitare infiltrazioni No Vax e momenti di eccessiva tensione. La protesta, dunque, corre sui cartelloni. I locali di piazza dei Signori sono stati tappezzati di slogan che ricordano la posizione di molti gestori: «Siamo esercenti, non sceriffi».