Il sindaco ha riappeso il crocefisso nel suo ufficio al posto di Mattarella

Il sindaco ha riappeso il crocefisso nel suo ufficio al posto di Mattarella
POZZONOVO (PADOVA) - Un ritorno ai valori più importanti. È questo il senso del gesto del sindaco Arianna Lazzarini, che nei giorni scorsi ha ricollocato...

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POZZONOVO (PADOVA) - Un ritorno ai valori più importanti. È questo il senso del gesto del sindaco Arianna Lazzarini, che nei giorni scorsi ha ricollocato personalmente il Crocefisso nel municipio di via Roma. «Quando mi sono insediata, non l'ho trovato nel mio ufficio, sostituito dalla foto del Capo dello Stato. Ora ho provveduto a ricollocarlo», spiega il sindaco con semplicità. È stata Arianna Lazzarini in persona a scovare il Crocefisso, a prendere la scaletta e ad arrampicarsi per affiggerlo al suo posto: dietro la propria scrivania, in bella vista. Quell'assenza, del resto, le pesava già da un po'. E così, con i modi spicci e concreti che ne contraddistinguono l'attività amministrativa, ha pensato da sé a farlo ritornare al suo posto.

 

«Peraltro questa croce è un graditissimo dono di don Pietro, parroco del paese, - precisa il sindaco - ed è quindi doppiamente preziosa per me». Come e quando il Crocefisso fosse stato rimosso dall'ufficio del sindaco è una curiosità che al momento non si riesce a soddisfare. Eppure non dovrebbe neppure stupire: sono numerosi i casi in cui la croce viene tolta per scelta, come se minacciasse la laicità dei luoghi pubblici, o potesse mettere a disagio chi professa una diversa religione. «Purtroppo ho saputo che a toglierlo negli ultimi tempi sono state diverse strutture della zona, proprio laddove ci sarebbe bisogno di conforto e speranza conferma Arianna Lazzarini - la mia invece non è una scelta confessionale o contro il laicismo dello Stato: è la volontà di rispettare una tradizione, un'identità e una cultura che non possono prescindere dalle loro radici cristiane e dai valori che apportano alla vita sociale pubblica». Il sindaco, deputata della Lega Nord, è convintissima della propria posizione. «Il Crocefisso non offende nessuno - ribadisce - come non offendono i valori che insegna: il sacrificio, l'amore, la tolleranza». Soltanto poche ore fa, mentre era in corso il ballottaggio nel Comune fiorentino di Signa, è esplosa la polemica per la decisione della presidente di un seggio di ricoprire di nastro adesivo il Crocefisso affisso alla parete dell'aula scolastica. Il tema, del resto, sembra destinato a tener banco ancora a lungo, in un contesto in cui, in nome del rispetto e della libertà, si rischia di minare quegli stessi valori. Ma che fine ha fatto a Pozzonovo la foto del presidente Mattarella? Nessun clamore: è ancora sulla parete dell'ufficio del sindaco, spostata di qualche decina di centimetri.
Camilla Bovo  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino