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SAN QUIRINO - Una cella che gira su se stessa a 360 gradi nelle tre direzioni dello spazio, spostandosi su un asse di nove metri. Porta i colori della bandiera italiana il nuovo simulatore di volo Agatha, realizzato a San Quirino dall’azienda Centro Automazione. Un macchinario tecnologicamente avanzato che simula non solo la forza centrifuga, ma soprattutto la percezione fisica del pilota in risposta a ogni singolo e minimo movimento dell’aereo (quello utilizzato per le simulazioni è l’MB339 delle Frecce Tricolori).
I DETTAGLI
Agatha Fly Simulator è uno dei protetti più ambiziosi nati all’interno dell’azienda fondata 23 anni fa da Alfonso Sciarrabone a San Quirino e che nel tempo ha dato vita a una costola d’impresa (Applyca). Oggi il gruppo aziendale conta 27 persone con un obiettivo di fatturato per il 2021 di 7,5 milioni di euro. Tre anni fa, dopo aver vinto un finanziamento europeo nell’ambito della progettazione Por Fesr 2014-2020 attraverso la Regione Fvg, Centro Automazione (specializzata nel fornire soluzioni per l’automazione industriale, come i robot per l’industria 4.0) ha dato vita all’ambizioso progetto che unisce alta sofisticazione ingegneristica, meccanica, robotica, avvalendosi della collaborazione del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università di Udine nonché del distretto Comet per l’individuazione di partner e fornitori del territorio.
L’UTILIZZO
Il simulatore è oggetto di interessamento da parte di scuole di volo, e di un’importante azienda italiana presente nel settore delle attrazioni e parchi divertimento statunitensi. «Con Agatha, garantendo la forza “g” durante tutte le manovre di volo e la possibilità di raggiungere i 25 metri al secondo quadrato, le sensazioni che il pilota prova sono davvero paragonabili a quelle di un volo non simulato – spiega Alfonso Sciarrabone, amministratore di Centro Automazioni –. Ho la fortuna di avere al mio fianco un team di professionisti e amici». Il principio a base del progetto è nato osservando una tazza per bambini con giroscopio interno per non far cadere l’acqua. A distanza di cinque anni il simulatore, ricorrendo alla tecnologia di trasmissione induttiva wireless di potenza (WPT) e alla realtà virtuale aumentata, è diventato una cella di simulazione (cabina di pilotaggio) priva di contatti fisici che permette rotazioni continue e infinite in ogni direzione consentendo di addestrarsi. L’aeroplano è un mezzo sicuro ma si è osservato che la principale causa di incidenti deriva dalla perdita di controllo che avviene quando il pilota non è in grado di condurre il velivolo fuori da una condizione estrema. Simulandole si può comprendere l’impatto dell’accelerazione di gravità “g” sulla percezione del pilota, come si percepisce un’accelerazione di gravità lineare, nonché gli effetti sul corpo e cervello umano.
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Il Gazzettino