PADOVA - «Stavo raggiungendo i miei due colleghi Massimo Bitonci e Germano Racchella, quando mi sono sentita colpire da uno schiaffo in volto. Non li ho provocati, nessuno...
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L'Arma sta svolgendo le indagini per verificare l'accaduto: la videosorveglianza inquadra la parte esterna della stazione e dalle immagini sembra non ci sia stato alcun contatto fisico. Ma per quale motivo lo straniero l'avrebbe colpita? «Forse voleva provocarmi. Quel che più ci ha impressionato è che, in quel momento, la stazione non era presidiata. E m'ha colpito molto il fatto che Roma sia blindatissima mentre Padova no. Abbiamo atteso 10' perché arrivassero i vigili. Se non fossi stata in compagnia dei miei due colleghi, non so come sarebbe potuta andare a finire».
Del tutto diversa la versione dello straniero coinvolto, il ghanese Rachid, 22 anni: «Quale schiaffo? Ho allungato il braccio per indicare gli orari, non ho fatto apposta di colpire l'on. Covolo e le ho chiesto scusa». Il giovane che è stato ospite dell'hub padovano di Bagnoli e ora frequenta i corsi in una cooperativa sociale che lo segue a Padova ammette che quello finito sui social è lui. «Passo spesso per la stazione - racconta - per andare a fare la spesa all'African market; ho alzato il braccio per indicare l'orario di un treno ad un amico in partenza per Bologna, l'ho allargato proprio mentre passava quella donna e l'ho colpita per sbaglio, senza alcuna intenzione di fare male.
Il Gazzettino