Sicuezza del volo: un drone per fissare catarifrangenti ai cavi aerei

Sicuezza del volo: un drone per fissare catarifrangenti ai cavi aerei
CORTINA - Si utilizzerà un drone per posizionare cartellini...

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CORTINA - Si utilizzerà un drone per posizionare cartellini catarifrangenti sui cavi sospesi, così da renderli visibili e ridurre pertanto il pericolo di collisione, da parte degli elicotteri in volo a bassa quota. Il sistema è stato sperimentato lo scorso autunno alle Cinque Torri, sopra Cortina, ed ora un particolare velivolo radiocomandato è stato consegnato alla II Delegazione Dolomiti Bellunesi del Cropo nazionale soccorso alpino e speleologico. Il drone è stato realizzato da UpCaeli, al termine di un lungo e complesso lavoro di progettazione del sistema di ancoraggio dei cartellini, che serviranno a rendere visibili i cavi, sia di giorno che di notte. E’ un importante risultato per il comitato “Falco senza ostacoli”, a un anno e mezzo dalla posa delle sfere colorate sui cavi elettrici che salgono dal passo Tre Croci agli impianti sciistici del monte Cristallo, nella zona di Inpó Pontió, dove morirono quattro uomini, sabato 22 agosto 2009, quando si verificò l’incidente dell’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore, che precipitò nel Ru de ra Graes dopo la collisione con i fili. Questo nuovo sistema di segnalazione è stato reso possibile grazie al contributo di numerosi cittadini e aziende che, con le loro donazioni, hanno consentito di raggiungere la cifra necessaria per progettare e sviluppare il meccanismo di collocazione dei cartellini sui cavi sospesi. Oltre al drone e al meccanismo di ancoraggio dei segnali è stato anche progettato e realizzato un sistema unico nel suo genere, che rende possibile la colorazione dei cavi delle teleferiche con una vernice catarifrangente: anche questo contribuisce a favorire la sicurezza del volo degli elicotteri. Questa nuova dotazione permetterà di proseguire l'implementazione tecnologica iniziata tre anni fa, con il supporto del progetto Interreg Startresq e di Dolomiti Emergency, mirata anche a limitare i rischi per gli operatori durante i soccorsi. Il nuovo drone aumenterà inoltre le capacità di assistenza agli utenti e potrà essere utilizzato dal Cnsas per altri scopi. Sarà possibile portare in volo generi di sussistenza, radio, altro materiale, da consegnare a persone che si trovano in zone impervie e isolate. Si potrà usare per il sorvolo di aree colpite da valanghe e frane, o nella ricerca di persone disperse, permettendo ai volontari del Cnsas di lavorare in maggiore sicurezza e consentendo loro di essere più rapidi nelle operazioni di soccorso. Attualmente il Cnsas bellunese può contare su 9 dronisti, personale addestrato e abilitato per l’utilizzo di questi velivoli.

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Il Gazzettino