Rischio crolli, sono sei i ponti sotto stretta osservazione a Padova

Rischio crolli, sono sei i ponti sotto stretta osservazione a Padova
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PADOVA - «Su queste opere ci giochiamo il futuro». Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova, non ha dubbi. Se l’edilizia scolastica è la grande priorità di questi giorni (visto anche l’imminente inizio del nuovo anno), la sicurezza dei ponti rappresenta l’altro grande tema su cui concentrare tutti gli sforzi possibili. Com’è la situazione nel territorio provinciale padovano? Già prima della tragedia del Ponte Morandi a Genova, la Provincia di Padova aveva stanziato 500 mila euro per verificare lo stato di salute dei ponti lungo le strade provinciali e altri 200 mila per interventi urgenti di consolidamento. Sono già stati avviati i lavori di riparazione e manutenzione su cinque manufatti: sul ponte sull’Adige a Masi, sul ponte sul Brenta a Limena, sul ponte sul Brenta a Campo San Martino,  sul deviatore del Bacchiglione a Bovolenta e sul ponte sull’Adige ad Anguillara. In questi giorni tecnici e operai sono al lavoro per il varo del nuovo ponte di Bovolenta (ex Ponte Blu), demolito e sostituito completamente per un importo complessivo di lavori di 350 mila euro. È in corso di completamento anche il progetto del nuovo ponte della Riviera tra Casalserugo e Bovolenta sul Bacchiglione. A settembre partirà inoltre il cantiere per il restauro del ponte di Correzzola, sempre sul fiume Bacchiglione.

«Tutto il territorio è stato messo sotto la lente di ingrandimento - assicura Bui - , sono stati verificati la consistenza dei materiali, delle opere in calcestruzzo, dell’elasticità dell’acciaio».
L’APPELLO
«Un Paese si misura sulla capacità di investimento e sulla realizzazione delle infrastrutture - è la riflessione del presidente della Provincia e sindaco di Loreggia -. Il monito è quello di intervenire con tempestività, determinazione e impegno perché tragedie come quella di Genova non accadano più e perché non sia vano il sacrificio di tante vittime innocenti. Proprio per questo la Provincia di Padova sta chiedendo da tempo al governo di prevedere stanziamenti adeguati per la manutenzione e la realizzazione di nuovi manufatti e infrastrutture di cui il Paese ha bisogno. Su queste opere ci giochiamo il futuro perché sono quelle che definiscono la competitività di un territorio e di un Paese e su questo aspetto non possiamo perdere altro tempo. Tra i compiti della Provincia - insiste Bui - c’è quello di progettare interventi sulla viabilità provinciale al fine di garantire la sicurezza della circolazione stradale in particolare intervenendo sulle infrastrutture e noi stiamo facendo il possibile. E’ un segnale importante, che unito a tutte le opere realizzate in questi anni dà la percezione dell’impegno profuso per la sicurezza e lo sviluppo del territorio». 
PALAZZO MORONI

L’attenzione è massima anche nel capoluogo, come ha sottolineato nei giorni scorsi l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi. Gli ingegneri del Comune di Padova hanno preso in esame 220 strutture tra ponti stradali, passerelle ciclabili e altri passaggi pedonali. Sono sette quelli per cui è richiesta una particolare attenzione. Due quelli già sottoposti ai necessari interventi: prima il cavalcavia Borgomagno, dove i lavori sono costati al Comune un milione di euro, e poi il ponte della tangenziale corso Argentina sopra via Vigonovese. Qui il Comune ha stanziato 2,3 milioni per la sostituzione e il primo stralcio dei lavori sarà completato tra due settimane. Ma in città ci sono altri cinque ponti che necessitano di un costante monitoraggio e di una manutenzione urgente. Sono anzitutto il Paleocapa e il Pontecorvo, ma anche il ponte Ognissanti, il ponte di via Giotto sul canale Piovego e la passerella Asconio Pediano. 
Gabriele Pipia
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Il Gazzettino