Si masturba in autobus davanti a una dodicenne: 56enne in manette

Si masturba in autobus davanti a una dodicenne: 56enne in manette
TRIESTE - Si è abbassato i pantaloni e si è masturbato. In autobus, davanti ad una dodicenne impietrita che stava rientrando a casa da scuola. E' accaduto lo...

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TRIESTE - Si è abbassato i pantaloni e si è masturbato. In autobus, davanti ad una dodicenne impietrita che stava rientrando a casa da scuola. E' accaduto lo scorso 11 marzo. La giovane è salita sull'autobus e assieme a lei un uomo di mezza età che ha preso posto di fronte di lei nella parte retrostante: appena il mezzo si è messo in moto l’uomo, sicuro di non essere visto da altre persone, si è abbassato i pantaloni iniziando ad esibirsi davanti alla ragazzina e guardandola durante il suo gesto. La bimba, intenta a messaggiare con il cellulare, non si era accorta inizialmente di quanto sta accadendo ma, qualche istante dopo, alzando lo sguardo, non ha potuto che assistere impotente alla scena.  Impietrita per la paura e alquanto turbata, è rimasta paralizzata, mentre l’uomo ha continuato con il suo gesto di autoerotismo. Poco prima che l’autobus raggiungesse la fermata successiva, la dodicenne ha trovato la forza psicologica di alzarsi e raggiungere la parte centrale del bus sedendosi in una zona illuminata accanto ad altri passeggeri. E' rimasta con lo sguardo abbassato attendendo che l’uomo scendesse dal mezzo.


Dopo aver assistito al fatto, la giovane si è confidata dapprima con un'amica e successivamente con la maestra.  La sera del giorno dopo ha trovato anche la forza di confidare tutto alla madre. Scioccata per quanto successo alla figlia, ha denunciato alla Polizia l'accaduto facendo scattare immediatamente le indagini - di concerto  con la Procura della Repubblica -  partite dall’analisi delle tracce video delle telecamere interne del bus della Trieste Trasporti, risultate alla fine determinanti.  Il video infatti ha immortalato tutta la scena e fornito agli investigatori immagini nitide del responsabile. L’uomo, dopo poche ore dalla visione delle tracce video, aveva già un nome e cognome essendo riconosciuto dagli operatori per precedenti analoghi: si tratta, infatti, di un cinquantaseienne con plurimi precedenti specifici. Personale in borghese è dunque salito a bordo di alcuni autobus usati dall'uomo, in alcune zone frequentate da giovani. La sua residenza è stata costantemente monitorata fino alla mattina dello scorso sabato quando gli investigatori hanno bussato alla sua porta con un mandato di arresto richiesto dal Gip di Trieste: la pena prevede fino a 5 anni di reclusione.
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Il Gazzettino