Shoah e vaccini, la Lega porta il caso in direttivo. Stefani: «Dichiarazioni inaccettabili», Calimani: «Superati i limiti della vergogna»

Gabriele Bazzaro, papà del deputato Alex, e il volantino
VENEZIA -  Indignazione. Condanna. Perché da un rappresentante politico di un partito - la Lega, che peraltro governa a Venezia, in Regione, a Roma - certe confronti...

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VENEZIA -  Indignazione. Condanna. Perché da un rappresentante politico di un partito - la Lega, che peraltro governa a Venezia, in Regione, a Roma - certe confronti risultano inaccettabili. Ossia paragonare il Green pass contro il Covid-19 alle politiche naziste che hanno mandato milioni di ebrei nei campi di sterminio. Quello che ha fatto Gabriele Bazzaro in qualità di segretario della Failms, il sindacato autonomo dei metalmeccanici, è condannato in maniera bipartisan e, prima di tutti, proprio dalla Lega. Bazzaro, padre del deputato del Carroccio Alex, è infatti capogruppo della Lega nel consiglio della Municipalità di Favaro Veneto, oltre che commissario della locale sezione del partito. «Non se ne può più, e i limiti della vergogna sono stati da tempo ampiamente superati», ha detto il presidente della Comunità ebraica di Venezia, Dario Calimani. 


Come riportato ieri dal Gazzettino, nella bacheca sindacale dell'azienda Leonardo di Tessera è stato affisso un comunicato dei sindacati Failms (di cui è segretario nazionale Bazzaro), Fsca e Fsaa in cui viene proclamato sciopero contro il Green pass. Il volantino riproduce la foto di un deportato ad Auschwitz con il braccio tatuato e un brano di Primo Levi. L'accostamento Olocausto e Green pass ha provocato il putiferio.

LE REAZIONI

«Verificheremo, ma se sarà confermata la paternità di quel comunicato sindacale - ha annunciato il deputato Alberto Stefani, commissario della Lega del Veneto - dico subito che le regole valgono per tutti. Dichiarazioni simili non sono ammesse né accettabili. Valuteremo il caso nel direttivo della Lega». Il commissario della Lega di Venezia, Andrea Tomaello, che peraltro come vicesindaco del capoluogo lagunare ha promosso una campagna di sensibilizzazione per promuovere la vaccinazione anti-Covid, conferma: «Valuteremo il caso al prossimo direttivo veneto, immagino ci sarà un provvedimento di sospensione anche come segnale di presa di distanza di simili comportamenti». Durissimo l'assessore regionale Roberto Marcato: «Evidentemente Bazzaro non ha capito che il Green pass è una decisione del Governo di cui fa parte anche la Lega. Io rispetto, anche se non condivido, chi non vuole vaccinarsi e non vuole il Green pass, ma usare la pagina più brutta della storia moderna, lo sterminio degli ebrei, per manifestare contrarietà alla certificazione verde è raccapricciante. Il partito deve dissociarsi, la Lega non c'entra nulla con questa roba».
«Paragoni farneticanti tra Green pass e nazismo - ha detto il capogruppo del Pd in consiglio regionale del Veneto, Giacomo Possamai -. Soggetti del genere non possono rappresentare altri lavoratori e cittadini, mi auguro che la Lega lo faccia dimettere da consigliere a Favaro Veneto». «Il sindaco Brugnaro condanni tale atto compiuto da un consigliere della sua maggioranza», ha aggiunto la capogruppo dem in consiglio comunale, Monica Sambo.

LA CONDANNA

Netta la condanna di Dario Calimani, presidente della Comunità ebraica di Venezia: «Forse gli ebrei non possono chiedere di diventare improvvisamente simpatici a tutti, ma la si smetta di sfruttare la nostra storia e le nostre tragedie a fini di squallida polemica politica. Quanto sta accadendo da diverso tempo a questa parte è vergognoso e inaccettabile, specie quando a muovere i bassi istinti della politica sono fini elettorali o la pura provocazione. E invece quando si parla di Shoah ci si sforza da più parti, e sempre più spesso, di sminuire la bestialità di quanto è avvenuto bilanciandola demagogicamente con qualsiasi altra tragedia, con qualsiasi altra guerra, con qualsiasi altra contesa. A volte persino negandola o negandone le dimensioni. Smettiamola di parlare di Shoah, se parlarne conduce ai fenomeni vergognosi dei nostri giorni».
 

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Il Gazzettino