Shakespeare in Veneto dopo i fischi arrivano gli omaggi

Una scena del Mercante di Venezia con Jeremy Irons
VENEZIA - Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1856, anno della prima rappresentazione veneziana di "Othello" di William Shakespeare. ...

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VENEZIA - Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1856, anno della prima rappresentazione veneziana di "Othello" di William Shakespeare.

Allora il pubblico trovò così lontana dal suo gusto l'opera del grande drammaturgo di Stratford upon Avon da bocciarla sin dalle prime battute con un mare di fischi, spingendo la direzione del teatro a calare il sipario a pochi minuti dall'avvio dello spettacolo. Nel 2016, invece, a quattro secoli dalla scomparsa del "Bardo immortale", quella stessa città ospiterà in luglio per iniziativa dell'Università Cà Foscari la prima rappresentazione in Ghetto de "Il mercante di Venezia". E tra marzo e dicembre sarà parte integrante del progetto "Shakespeare in Veneto", con due location esclusive come l'Hotel Cà Sagredo e Palazzo Marin a Santa Maria del Giglio.
L'iniziativa dell'Associazione culturale Casa Shakespeare, infatti, non si limita a riproporre le cinque opere del maestro ad ambientazione veneta nei luoghi d'origine, ma lo fa sostituendo i teatri con gli edifici storici. Ben 60 le repliche degli spettacoli in programma tra le 18.30 e le 20, tutti in lingua inglese (ma con un "cantastorie" che tra una scena e l'altra spiegherà le stesse in italiano) e per un pubblico oscillante tra le 30 e le 50 persone. Gli attori invece saranno al massimo otto, rigorosamente selezionati tra 200 aspiranti e scelti per l'inglese impeccabile.
Si parte l'1 marzo da Verona con "Romeo e Giulietta", proposto per due volte al mese fino al 20 dicembre: nei mesi invernali nella Cantina Shakespeare di corso Porta Borsari e in quelli estivi nel Chiostro della tomba di Giulietta. A seguire, il 2 marzo a Venezia, la prima di "Othello" a Cà Sagredo, palazzo risalente al XIII secolo e ricco di testimonianze pittoriche di artisti secenteschi e settecenteschi (ultima rappresentazione il 7 dicembre). Inoltre, dall'11 maggio al 21 settembre, "La bisbetica domata" a Villa Businello-Morassutti. E poi, tra il 18 maggio e il 21 dicembre, "Il mercante di Venezia" a Palazzo Marin; e tra il 24 maggio e il 4 ottobre, nella non meno suggestiva cornice del Castello scaligero di Torri del Benaco, sul Lago di Garda, "I due gentiluomini di Verona".
Ogni spettacolo durerà all'incirca un'ora, anticipato a Venezia da un welcome cocktail o chiuso da un aperitivo con gli attori (info e prenotazioni: www.shakespeareinveneto.it. Biglietti: 45 euro per gli spettacoli veneziani e 35 per quelli nel resto del Veneto).
«Il legame tra William Shakespeare e questa regione è molto antico e fecondo - ha spiegato ieri alla presentazione dell'evento Shaul Bassi, professore di Lingua e letteratura inglese all'Università Cà Foscari - Le sue opere siamo abituati a vederle a teatro o al cinema, ma in realtà sono state scritte anche per i palazzi. E ciò rende questo progetto, che ci auguriamo possa diventare permanente, ancora più interessante».

Ad assicurare il massimo appoggio a Casa Shakespeare è stato invece Claudio Scarpa, direttore dell'Associazione veneziana albergatori, che ha posto l'accento sull'importanza d'incentivare iniziative in grado di sposare il turismo con la cultura e, come questa, «di assoluta qualità ma prive di appoggi pubblici». Anche il direttore artistico Solimano Pontarollo si è soffermato sulla potenzialità offerte «dalla promozione del territorio attraverso la pratica teatrale». Ricordando che per quanto quello di Shakespeare sia «un Veneto da lui mai visto e dunque di fantasia, è il Veneto che tutto il mondo conosce. Come la Verona di Romeo e Giulietta». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino