TRIESTE - Un persona è stata arrestata e altre 33 sono indagate nell'ambito di un'operazione di contrasto alla pedopornografia online e allo sfruttamento sessuale...
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L'attività di indagine, coordinata dal Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online della Polizia delle Comunicazioni di Roma, è iniziata ad aprile quando, monitorando la rete internet, gli agenti della Polizia Postale di Udine hanno rintracciato su Instagram un profilo in cui venivano pubblicizzate piattaforme social attraverso cui, con modalità di ingaggio e permanenza stringenti, si sarebbero potuti visualizzare e scambiare contenuti pedopornografici. E’ quindi iniziata un’attività di “sottocopertura” attraverso la quale, con un profilo fittizio gli operatori della Polizia Postale hanno ottenuto di essere accreditati nella ristretta cerchia di amicizie. Attraverso questa procedura è stato possibile individuare una stretta correlazione fra tanti account pedopornografici, le cui analisi hanno consentito di ricostruire le modalità criminose messe in atto. Nel corso delle attività di perquisizione sono stati sequestrati 47 smartphone, 4 tablet, 2 computer portatili, 27 hard disk e 2 play station contenenti migliaia di video e immagini di abuso nei confronti di minori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino