Sgombero di 4 appartamenti occupati a Padova, scontri con la Polizia. Manganellate sotto la sede Ater

Trovati all'interno di un alloggio tirapugni, manganelli telescopici, bengala e ricetrasmittenti, tutti sequestrati. Due poliziotti feriti. Indagini della Digos in corso.

PADOVA - Dalle prime ore di questa mattina, 9 novembre, personale della Digos sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo di 4 appartamenti di proprietà dell'Ater...

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PADOVA - Dalle prime ore di questa mattina, 9 novembre, personale della Digos sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo di 4 appartamenti di proprietà dell'Ater in via Melette, nel quartiere Palestro. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Padova su richiesta del Pm Sergio Dini: 8 gli indagati, tutti dell'area antagonista della Sinistra padovana che si erano abusivamente stabiliti negli appartamenti da qualche anno. Tensioni e scontri con la Polizia. Terminato lo sgombero, dopo le 11, i manifestanti hanno formato un corteo e si sono diretti verso la sede dell'Ater dove ci sono stati nuovi tafferugli con manganellate. Alle 12.40 la protesta è rientrata e la situazione è tornata alla normalità.

 Sul posto ci sono agenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e della polizia locale, supportati dal secondo Reparto Mobile della Polizia e del quarto battaglione carabinieri di Mestre. Gli agenti, in tenuta antisommossa, avrebbero spinto alcuni manifestanti. 

Nel corso delle ispezioni disposte dalla Procura sono stati accertati pericolosi allacci abusivi alle utenze domestiche. Gli immobili saranno poi riconsegnati all'Ater che provvederà a ristrutturarli e ad assegnarli ai legittimi richiedenti secondo graduatoria. 

Mattinata di tensione

Nella fase di accesso a tre dei quattro appartamenti gli occupanti hanno aperto quasi subito la porta. Nel quarto, invece, si sono rifiutati di aprire e hanno ammassato dei mobili contro la porta, forse per guadagnare tempo per disfarsi di armi e oggetti atti ad offendere che poi sono stati trovati all'interno. I poliziotti hanno trovato tirapugni, manganelli telescopici, razzi di segnalazione (bengala) e apparati ricetrasmittenti. Una degli occupanti si è opposto all'ingresso degli agenti e ha riportato una escoriazione al sopracciglio sbattendo contro la porta che lei stessa teneva per impedire alla polizia di entrare.

Dopo aver fatto allontanare gli attivisti dagli appartamenti, questi hanno contestato i poliziotti e poi hanno bloccato il traffico su via Volturno sulla strada con uno striscione che recava la scritta "Basta sfratti e sgomberi". Tra polizia e manifestanti, una cinquantina, ci sono stati momenti di tensione perché gli attivisti hanno tentato di sfondare quattro volte il cordone di polizia. Due agenti della Questura e due militari del 4° Battaglione carabinieri di Mestre sono rimasti feriti e sono andati al pronto soccorso.

Il sindacato

«Siamo stanchi di constatare che, per qualcuno, gli sgomberi di oggi a Padova così come molti degli interventi di ordine pubblico vengano spesso visti come operazioni squadriste - dice Luca Capalbo, segretario provinciale Fsp Polizia - Ci teniamo a precisare, laddove fosse necessario, che in realtà servono a tutelare la legalità e il bene comune come in questo caso. Nel clima di mistificazione generale, continuare a far passare il concetto di una polizia “manganellatrice” e violenta ha stancato. In un momento di profonda crisi economica e sociale restituire quegli appartamenti, che sono un bene pubblico, a famiglie che ne hanno bisogno è sicuramente un’operazione che conferma quanto invece fondamentale sia il nostro ruolo. Piuttosto che interrogarsi sull’adozione delle bodycam o del codice identificativo per le forze dell’ordine si dovrebbe fare in modo che operazioni come quella di oggi, non mettano a rischio la sicurezza degli agenti di polizia, anche perché per i due colleghi feriti non ci sembra sia stata mossa nessuna forma di indignazione»

Il ministro 

«Ringrazio il prefetto di Padova e le Forze di polizia per l'operazione di sgombero di quattro appartamenti Ater occupati abusivamente da gruppi antagonisti, dove sono stati rinvenuti numerosi oggetti atti ad offendere». Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. «Sono vicino agli operatori di polizia rimasti feriti durante alcuni momenti di tensione e contestazione ad opera di attivisti radunatisi a seguito dello sgombero», ha proseguito il titolare del Viminale ribadendo «la ferma condanna di ogni episodio di violenza nei confronti di appartenenti alle Forze dell'ordine e la necessità di proseguire con determinazione il percorso di ripristino della legalità anche per evitare che immobili occupati abusivamente possano diventare luoghi per organizzare azioni di contestazione violenta».

Indagini in corso

In corso da parte della Digos le attività di indagine volte ad identificare i protagonisti dei disordini di oggi ed in particolare gli autori degli atti di violenza perpetrati nei confronti delle Forze di Polizia, nonché del tentato "assalto" alla sede dell'Ater. L'attenzione degli investigatori si concentrerà anche sulla possibilità che le armi proprie ed improprie rinvenute in uno degli appartamenti di via delle Melette possano essere state utilizzate in occasione di precedenti manifestazioni, anche in altre province. Sono stati sequestrati in particolare tre manganelli telescopici in acciaio, tre tirapugni in acciaio, quattro torce-mazza metalliche, una mazza da baseball, tre radio ricetrasmittenti e tredici razzi illuminanti.

Il materiale sequestrato

 

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Il Gazzettino