TREVISO - Appena varcata la porta scattava la trappola. E alla visione di una bellissima ragazza in lingerie si aggiungeva quella dei due aguzzini alle sue spalle. Che a suon di...
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LA DENUNCIA La vittima è un operaio bolognese che ha fatto la stessa fine del cliente trevigiano rivoltosi ai carabinieri. E proprio sulla scorta delle sue rivelazioni che Ana Maria Eneche, 25enne rumena, Egrem Cucala, 30enne kosovaro e Serxhio Tafa, 22enne albanese, sono stati raggiunti da un ordine di custodia cautelare in carcere, dov'erano già detenuti per altri reati (salvo Tafa, che era ai domiciliari), con l'accusa di rapina in concorso. A emetterlo il gip del Tribunale di Bologna su richiesta della distrettuale.
GLI ACCERTAMENTI La polizia sospetta che le estorsioni siano ben di più di quelle scoperte finora. Si indaga su una mezza dozzina di episodi sospetti, «ma la paura che i familiari vengano a sapere cos'è successo - afferma Di Paola - spinge le vittime a non denunciare. Li invitiamo a farsi avanti, garantendo massima riservatezza». La prostituta rumena, i cui annunci venivano pubblicati sul sito Bakeca annunci, cambiava spesso appartamento, rimanendo in città solo per qualche giorno per poi tornare, magari dopo qualche mese in alter zone del Veneto e dell'Emilia, ma a Treviso riceveva sempre a San Zeno, in un'abitazione presa in affitto lungo il Terraglio.
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Il Gazzettino