BELLUNO - Al passo con i tempi il movimento sindacale “espugna” i muri delle caserme e si propone agli uomini e alle donne in divisa. Partito da Bolzano, sede...
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«GRANDE AFFLUENZA»
Tutto parte dalla sentenza 120/2018 della Corte Costituzionale e dall’entrata in vigore della legge 46/2022 che sancirono la nascita delle Associazioni professionali a carattere sindacale a tutela dei diritti di chi veste una divisa in ambito militare. Come procede il tour di Duca e dei suoi collaboratori? Lo spiega lo stesso segretario: «Bene. La nostra iniziativa sta raccogliendo l’attenzione degli interessati e siamo molto soddisfatti dell’affluenza e della partecipazione attiva che c’è stata all’interno della Caserma Salsa D’Angelo. A tal proposito è doveroso ringraziare il comandante del 7° Reggimento Alpini col. Andrea Carli per l’accoglienza ricevuta, un chiaro segnale di come il mondo militare si stia pian piano aprendo ai sindacati. Questi sono fattori che ci spingono a lavorare sempre meglio e che ci danno la consapevolezza di quanto il personale militare necessitava di tale strumento affinché i proprio diritti venissero tutelati. La nostra associazione sindacale è entrata nell’ottica che le questioni da risolvere per il nostro personale sono di due tipologie, alcune di carattere nazionale, legate ad esempio alla sicurezza sul lavoro e altre legate strettamente ai territori».
WELFARE E PREVIDENZA
Sul tappeto ci sono già molte tematiche da affrontare: il welfare, la previdenza e il rinnovo dei contratti scaduti al 31 dicembre 2021. Argomento di grande interesse, fortemente dibattuto negli incontri, è quello dei trasporti. Sostiene Duca: «Voglio ricordare che il Sam intende occuparsi anche della vita sociale nei territori in cui i militari operano. Purtroppo esistono delle disparità nella gestione da regione a regione. Questo crea molta confusione tra il personale militare. Apriremo dei tavoli di discussione in merito, sia a livello locale che centrale, con lo scopo di garantire, per questioni anche legate alla sicurezza, la gratuità dei mezzi pubblici per i militari durante i viaggi casa-lavoro-casa. In molte occasioni le donne e gli uomini in divisa, oltre a fungere da deterrente, sono intervenuti in situazioni critiche a difesa degli utenti e del personale delle ferrovie». In definitiva si tratta di un Sindacato dal tradizionale connotato rivendicativo. Ovviamente, niente diritto di sciopero.
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Il Gazzettino