Sest, primo giorno di lavoro per 40 dipendenti ex Acc riassorbiti su 280. A Mel stop alla produzione

Sest, primo giorno di lavoro per 40 dipendenti ex Acc riassorbiti su 280. A Mel stop alla produzione
LIMANA - L'abbraccio dei colleghi della Sest di Limana per il primo giorno di lavoro degli otto ex dipendenti dell'Acc di Mel. Il pensiero corre a chi è ancora a...

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LIMANA - L'abbraccio dei colleghi della Sest di Limana per il primo giorno di lavoro degli otto ex dipendenti dell'Acc di Mel. Il pensiero corre a chi è ancora a casa, a chi verrà reintrodotto nel corso dei prossimi anni. Va alla fine di un'epoca, al peso psicologico da sopportar nel ritrovarsi a lavorare con oltre 240 ex colleghi ancora a casa. Contenti sì, ma anche spaesati. E non solo per il fatto di dover ricominciare tutto daccapo: nell'imparare un nuovo mestiere e conoscere persone nuove. I primi sei ad uscire dallo stabilimento di via Baorche lo fanno con una ventina di minuti di ritardo rispetto alla fine dell'orario di lavoro. Preferiscono non parlare con la stampa, saltano gentilmente e, ma mentre si avviano alla macchina, una donna confida: «È un primo giorno di lavoro. Non siamo ancora tranquilli, dobbiamo imparare ancora tutto». Poco dopo le 17 esce anche un impiegato, che per 18 anni ha lavorato all'Acc di Mel. Si lascia intervistare senza problemi e, di fatto, resta la sua voce a rappresentare il pensiero di oltre duecento persone. Si chiama Fabio Spada, ha 40 anni. Nei giorni scorsi gli è stato comunicato che il 1° marzo avrebbe cominciato alla Sest di Limana. Per arrivare sul posto i lavoro, ogni giorno, guiderà circa una sessantina di chilometri. Una trentina di più rispetto a prima, alla sede di Villa di Villa della ex Zanussi.


«TRATTAMENTO ECCELLENTE»

«Abbiamo ricevuto un trattamento eccellente e una grande umanità alla Sest, sappiamo che è un'azienda di alto livello e l'impatto è stato subito molto buono esordisce -. Tutti ci hanno salutato cordialmente e, non posso nasconderlo, siamo stati accolti come profughi, nella migliore delle accezioni». Tuttavia la voce tradisce la preoccupazione. «Non c'è alcuna certezza del passaggio, al momento siamo dipendenti prestati. Ognuno darà il proprio meglio, ci è stata data una possibilità e sta a noi sfruttarla», prosegue Spada che subito dopo sottolinea il «peso psicologico a cui siamo sottoposti. I colleghi di Acc che non hanno ricominciato a lavorare ci hanno mandato dei messaggi: In bocca al lupo, buon lavoro. Sappiamo che, a livello impiegatizio non tutti verranno riassorbiti. C'è quindi molta delusione per l'accordo sindacale. Ecco che il sentimento va a tutti gli ex colleghi, che provano rammarico e insoddisfazione. Si sentono parte di un meccanismo del totoscommesse». Le incognite, per i dipendenti Acc, sono molte. Il reinserimento prima di tutto. L'imparare un nuovo mestiere. Anche solamente il percorrere più chilometri. Non stupisce se molti si stanno guardando attorno. Non tutti accettano la disoccupazione per i prossimi due anni, con i chiari di luce che ci sono.


IL VERTICE

Non era presente, a causa di un incontro a Milano con il gruppo Lu- Ve l'amministratore delegato Sest, Michele Faggioli che però ha fatto l'in bocca al lupo ai nuovi arrivati lunedì, durante l'incontro con le Rsu. «Da ciò che mi è stato riferito in una bella conversazione queste persone hanno voglia di cominciare questa nuova avventura. Comprendo la preoccupazione per i colleghi, tuttavia ci sono gli strumenti e le modalità idonee per gestire la situazione. Faremo di tutto, da ciò che ho percepito io i più sono dispiaciuti perché si è prodotto l'ultimo compressore». Nel frattempo il gruppo Lu-Ve vola e lancia segnali positivi anche da fuori provincia. Dopo l'acquisto di Acc, attraverso la sua controllata Sest di Limana, ha acquisito anche la Refrion, azienda friulana, punto di riferimento nel mondo della refrigerazione del processo industriale, energetico e data center. Quotata sulla Borsa di Milano dal 2015, Lu-Ve Group, grazie a un fatturato prodotti di 483,1 milioni nel 2021, è uno dei principali produttori mondiali di scambiatori di calore ad aria, statici e ventilati, nei settori della refrigerazione, del condizionamento d'aria e del raffreddamento dei processi industriali, con stabilimenti produttivi in Europa, Russia, Cina, India e Stati Uniti.
 

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Il Gazzettino