TRIESTE - «Suo nipote è stato coinvolto in un gravissimo incidente, sono coinvolti anche dei minori. Ora si trova in caserma in stato di fermo e servono 5mila euro...
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Due uomini sono stati notati, già nella mattina del 4 settembre, aggirarsi per le vie del centro a bordo della loro vettura, una Opel Corsa grigia. Ritenuta la loro presenza sospetta, una pattuglia in borghese della Squadra Mobile ha iniziato un attento pedinamento. Dopo alcuni giri, come se fossero in cerca di uno specifico luogo, i due, dopo avere chiesto informazioni a una ragazza, si sono fermati in viale D’Annunzio, dove hanno parcheggiato la vettura all’altezza del civico 60. Scesi dall’auto, uno ha effettuato una chiamata. Dopo pochi istanti, è giunta alla sala operativa della Questura la telefonata di un’anziana che segnalava di essere stata contattata da un sedicente carabiniere, il quale le segnalava che un parente si trovava presso una loro caserma: caduta la linea e, resosi conto che poteva trattarsi di un tentativo di raggiro, la vittima ha comunicato il fatto alla Polizia.
Durante la telefonata, avvenuta in maniera ininterrotta e incalzante, alla porta dell'anziana si era presentato il complice che, approfittando dello stato emotivo della donna, si è fatto consegnare denaro e gioielli per poi allontanarsi e darsi alla fuga assieme all'altro truffatore. I due uominisono rimasti fermi per diverso tempo alla fermata del bus nei pressi del civico 56 come se volessero tenere sotto controllo l’edificio, fino a quando hanno notato l'arrivo dei Carabinieri. Alla vista dei militari, si sono allontanati, riprendendo la marcia in direzione centro città. Giunti in via del Mercato Vecchio, uno dei due è sceso nuovamente dall’auto, con indosso un cappellino con visiera, mentre l’altro è rimasto alla guida, percorrendo più volte le rive in entrambe le direzioni. Ad un tratto, si sono ricongiunti per allontanarsi rapidamente verso l’autostrada, in direzione Venezia. A quel punto è scattato l'inseguimento fino al fermo alla barriera autostradale dalla volante del Commissariato di Duino: sottoposti a controllo, sono stati trovati in possesso della somma in contanti di circa 5mila euro e di monili in oro di pregevole fattura, il tutto nascosto nei poggiatesta dei sedili anteriori. I due truffatori sono stati arrestati.
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Il Gazzettino