Serracchiani, dietrofront sulle trivelle diventa virale su fb: «Poco coerente»

Debora Serracchiani
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TRIESTE - La memoria della "rete" non perdona e a farne le spese stavolta è la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. In un articolato post sul suo profilo di Facebook, la vicesegretaria nazionale del Partito democratico motiva la posizione del suo partito sul prossimo referendum riguardante le trivellazioni in Adriatico, concludendo: “In sintesi, se il referendum passerà saranno inutilmente a rischio moltissimi posti di lavoro, dovremo comprare all'estero più gas e più petrolio, e soprattutto l'Adriatico non sarà meglio difeso. Ecco perché la segreteria del PD pensa che questo referendum non contribuisca a migliorare la situazione attuale”.


Qualcuno si è dato la pena di andare a recuperare un post della stessa Serracchiani, sempre dal suo profilo ufficlae su Facebook. Era il 21 gennaio 2012 e la sua posizione era diametralmente opposta: "Oggi a Monopoli ho partecipato alla manifestazione per la difesa del mare Adriatico dai rischi delle trivellazioni petrolifere". Il collage che affianca i due post è diventato presto virale, scatenando ilarità e critiche, con accuse di poca coerenza alla leader democrat ma anche distinguo a ricordare che la manifestazione del 2012 riguardava le trivellazioni entro le 12 miglia marine e quindi altra cosa rispetto al tema del referendum.
 
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Il Gazzettino