Madre senza lavoro vive coi figli in un deposito: «Lo sfratto era una vergogna»

Madre senza lavoro vive coi figli in un deposito: «Lo sfratto era una vergogna»
PASIANO - Vive da più di tre mesi con i due figli, uno di 12 e l'altro di 17 anni, in una stanzetta ricavata all'interno di un magazzino: 20 mq che le sono...

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PASIANO - Vive da più di tre mesi con i due figli, uno di 12 e l'altro di 17 anni, in una stanzetta ricavata all'interno di un magazzino: 20 mq che le sono stati concessi da un imprenditore di Chions, Andrea Mio, che si è preso particolarmente a cuore la situazione. Lei ha meno di 50 anni ed è originaria di Pasiano. È separata, non ha un lavoro e riceve dei sussidi economici dai Servizi sociali. Che però arrivano in ritardo. Per questo il proprietario della casa dove viveva ha cominciato a farle pressione. Poi le ha inviato una lettera di sfratto. Nel frattempo la donna si era rivolta ai Servizi sociali. Lei è riservata e orgogliosa, ha voluto però evitare ai figli anche la vergogna dello sfratto. «Ho mandato così la lettera di disdetta al padrone di casa e ho levato il disturbo. Se nessuno mi avesse dato una mano, sarei stata disposta a dormire in auto». L'idea era quella.


Attraverso un giro di conoscenze, a giugno, è arrivata a Mio che si è preso a cuore la situazione. Le ha offerto una piccola stanza, una volta adibita ad ufficio, all'interno di un magazzino. Due letti, uno matrimoniale e uno singolo, un bagno con doccia: niente di più. Doveva essere una situazione provvisoria e invece madre e due figli ci stanno vivendo da più di tre mesi. «Nel frattempo racconta ho continuato a cercare una soluzione al mio problema, ma, almeno per ora, non ho ottenuto niente. I Servizi sociali? Mi hanno offerto degli alloggi, praticamente poco più grandi di questa stanza, oppure mi avevano proposto un residence: 700 euro al mese. A me che ne prendo 500, senza mettere in conto i servizi: acqua, luce e gas. Dal momento che continuano a prendere tempo ho pensato bene di rivolgermi a un parroco. Forse, tra uno o al massimo due mesi, avrò un posto in canonica».


Il sindaco Edi Piccinin conosce la storia, ma non in maniera dettagliata. «La donna è seguita dai Servizi sociali che le hanno offerto almeno due alloggi temporanei, che però lei ha rifiutato. Ma è situazione che voglio approfondire e, proprio per questo, mi relazionerò al più presto con l'assessore Tiziana De Bortoli che sin dall'inizio ha seguito il caso».
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Il Gazzettino