Vedova 53enne segregata due mesi in camera dal 22enne conosciuto in chat

Vedova 53enne segregata due mesi in camera dal 22enne conosciuto in chat
VENEZIA - Segregata per due mesi nella camera da letto di casa sua da una ragazzo conosciuto in chat. Lei è una 53enne isernina, lui è un 22enne della provincia di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Segregata per due mesi nella camera da letto di casa sua da una ragazzo conosciuto in chat. Lei è una 53enne isernina, lui è un 22enne della provincia di Venezia, arrestato dalla Polizia di Isernia per sequestro di persona. I poliziotti sono intervenuti nell'abitazione e l'hanno liberata dopo la segnalazione del figlio maggiore della donna che non aveva più notizie di sua madre.

«I poliziotti, dopo aver suonato più volte al citofono senza ricevere risposta hanno chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco. Da una finestra si è spalancata davanti ai loro occhi una scena terribile: la 53enne ferma a letto e di fianco il ragazzo che si è alzato per aprire la porta solo dopo un'estenuante trattativa». L'appartamento era in disordine e mal odorante. «La donna, con ecchimosi sul corpo, ha cominciato a piangere e a parlare solo quando i poliziotti hanno portato via il ragazzo».
Ai poliziotti ha detto «di averlo conosciuto in chat e di essere, poi, andata a Venezia per incontralo di persona. Quindi, l'invito a raggiungerla a Isernia e l'incubo. Dopo un paio di giorni di normale convivenza, il 22enne ha modificato il comportamento. L'ha trattenuta, contro la sua volontà, in camera da letto. L'ha picchiata e costretta a espletare i bisogni fisiologici in un recipiente di plastica (trovato in camera)». La donna ha raccontato che «riceveva un pasto al giorno ed era stata privata della carta bancomat e del cellulare».


  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino