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PORDENONE - Leggere il comunicato della questura di Pordenone fa nascere più di qualche dubbio. E sicuramente sarà fonte di preoccupazione per i genitori che hanno bambini in età scolare, dall’asilo alle superiori. Ma la certezza che le violazioni riscontrate riguardino solo una fetta del mondo dei trasporti scolastici, arriva direttamente dalla polizia stradale: sono stati infatti gli agenti in servizio alla sezione di Pordenone e al distaccamento di Spilimbergo ad aver lavorato per alcune settimane, puntando gli occhi su società e privati che si occupano del servizio di trasporto dedicato alle gite scolastiche o al tragitto casa-scuola e viceversa degli studenti. Controlli che hanno fatto emergere una realtà diversa da quella che ci si aspetterebbe da chi lavora per e con bambini e ragazzi, con l’obiettivo primario di garantire la loro sicurezza.
VIOLAZIONI E SANZIONI
“Sebbene la maggior parte dei mezzi sia risultata pienamente idonea e in efficienza - si legge nella nota della questura -, durante i servizi sono state accertate oltre 40 violazioni, 25 delle quali gravi”.
GLI EPISODI
In un caso gli agenti della polizia stradale hanno bloccato poco prima che partisse un pullman privo di assicurazione. Doveva andare a prendere i bambini dell’asilo. L’autista, oltre a essersi “dimenticato” di pagare la polizza, aveva più di 68 anni e quindi non idoneo alla guida del mezzo. Un’altra volta i poliziotti hanno intercettato un autobus pieno di studenti della Secondaria di primo grado che dovevano essere portati a scuola, ma l’autista non aveva la patente professionale e aveva superato il limite d’eta per mettersi al volante del bus. In questi due ultimi casi le gravi violazioni delle norme hanno fatto scattare le sanzioni con il fermo e sequestro amministrativo dei veicoli.
IN FUTURO
Non si è trattato di controlli isolati, ma, come annunciato, i servizi sviluppati e pianificati a livello operativo con la questura, proseguiranno. Tanto che ne sono già stati programmati altri, mirati, su tutto il territorio provinciale per garantire la sicurezza stradale. E la sicurezza di chi si affida a “professionisti” per portare in gita o a scuola bambini e ragazzi. Le verifiche effettuate nel corso di alcune settimane, che come detto hanno portato ad accertare 40 violazioni (25 delle quali gravi), non si esauriranno con sanzioni e sequestri. Il fascicolo con tutte le posizioni emerse, come da prassi, sarà infatti inoltrato all’ufficio del lavoro per le verifiche. E da queste potrebbero scaturire altre misure di altro genere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino