VENEZIA - Mancava la data del 22 ottobre, in piena emergenza Covid, a surriscaldare, se mai ce ne fosse bisogno, il malcontento dei precari della scuola. Un giorno in cui gli...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE PROVE
Le prove dei docenti si svolgeranno nei laboratori delle scuole, già sotto stress per i continui casi di positività che si moltiplicano di giorno in giorno. Gli studenti quindi, ancora a orari ridotti per mancanza di insegnanti, non potranno frequentare i laboratori dove si svolgeranno le prove di concorso, con tutti i rischi che comporta l'ingresso di persone esterne in tempo di Covid. La selezione consiste in un quiz da svolgere a computer, a chi otterrà il punteggio più alto verrà offerta una nomina di un anno e solo alla fine ci sarà il colloquio per stabilire se il docente ha superato tutti gli step e potrà assumerà il posto in ruolo. Il concorso non risolverà comunque il problema dei posti di sostegno, drammatico in Veneto: le cattedre messa a concorso sono 790 e le domande appena 183. «Questi posti si potevano assegnare a chi ha i titoli, ma non i tre anni di anzianità previsti dal concorso straordinario - denuncia Sandra Biolo, segretaria veneta della Cisl scuola - ancora una volta le scelte ideologiche della ministra hanno prevalso sul buon senso. Soprattutto i ragazzi diversamente abili del Veneto e le loro famiglie pagano il conto di scelte improvvisate». A questo si somma il problema del reclutamento dei commissari che si annuncia arduo in tempi di rischio contagi e al momento non è prevista una prova suppletiva per quei candidati positivi al coronavirus o costretti alla quarantena fiduciaria.
L'APPELLO
Ecco che i precari veneti, che ancora stanno aspettando la nomina per l'assegnazione di un posto, si giocano l'ultima carta chiedendo aiuto al governatore Zaia. «Sono state rinviate all'anno 2021 tutte le procedure concorsuali dei diversi comparti - scrivono nella lettera - ma il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina è in un continuo accanimento contro i precari con anni di servizio». Loro vorrebbero essere stabilizzati laddove lavorano, per titoli seguendo le procedure già utilizzate in passato. Quindi l'appello al presidente del Veneto «di intervenire con un'ordinanza, o qualsiasi altro strumento in suo potere, per bloccare la procedura concorsuale della scuola a tutela dei residenti in Veneto».
Raffaella Ianuale
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino