Gli studenti del Nordest: geni ai test invalsi ma mediocri all'esame di maturità

Gli studenti del Nordest: geni ai test invalsi ma mediocri all'esame di maturità
Malgrado abbiano dovuto affrontare tante novità sono riusciti a mantenere gli standard dello scorso anno. Le votazioni degli esami di maturità conclusi lo scorso...

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Malgrado abbiano dovuto affrontare tante novità sono riusciti a mantenere gli standard dello scorso anno. Le votazioni degli esami di maturità conclusi lo scorso luglio rispecchiano gli esiti dell'anno precedente con qualche discrepanza, ma di poco conto, nonostante i ragazzi abbiano svolto per la prima volta una seconda prova scritta con due materie e siano stati privati all'orale della tesina che serviva per avviare il colloquio con maggiore tranquillità. Alla fine quest'anno ci sono stati meno studenti che si sono diplomati con il voto minimo di 60 (passati dal 7,8% del 2018 al 6,9% del 2019) così come sono calati gli studenti con punteggi medio alti tra 81-90 (da 19,6% al 16%). A riequilibrare i numeri ci sono però più diplomati con punteggi molto alti tra 91-99 e si è aggiunta pure qualche lode. La scuola ha quindi risposto positivamente alla riforma dell'esame di maturità definita ad anno scolastico già avviato e anche all'introduzione, per la prima volta in quinta superiore, della prova Invalsi.

 
LE DISCREPANZE
È proprio sul fronte Invalsi che nascono però le discrepanze. Mentre sugli esiti degli esami di maturità l'Italia sembra tenere ovunque lo stesso passo, con piccoli scarti tra una regione e l'altra (vedi tabella sotto), gli esiti delle prove Invalsi sostenute all'ultimo anno delle scuole superiori - consultabili nel sito dell'istituto di valutazione - descrivono un Paese a più velocità. Nella prova Invalsi di italiano le regioni del Nordest si sono collocate sopra la media nazionale con Trento in testa, seguito da Friuli Venezia Giulia, Veneto e Emilia Romagna, precedute solo da Piemonte e Lombardia e seguite dal Sud e dalle isole che si sono collocati sotto la media nazionale con Campania, Sicilia e Calabria tra le ultime posizioni. Lo stesso è successo per la prova di matematica e pure per quella di inglese, anche se nelle lingue straniere spiccano a Nordest soprattutto le province autonome di Trento e Bolzano seguite da Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna.

LA COMPARAZIONE
Se si ritorna agli esami di maturità emerge un'Italia diversa. Gli studenti che si sono diplomati quest'anno con il massimo dei voti sono il 4,2% in Trentino Alto Adige, il 4,4% in Veneto e Friuli Venezia Giulia, seguite dalle due regioni al top nelle Invalsi: Piemonte che si è fermato al 3,9% e Lombardia al 3,6%. Sono invece al vertice della classifica dei diplomati con 100 Calabria (9,1%), Puglia (7,4%), Sicilia e Campania (entrambe 7,2%), mentre la media nazionale è del 5.6%. Il record dei diplomati con lode è andato invece a Puglia (3,4%) e Calabria (2,6%). Gli studenti veneti che hanno ottenuto la lode sono stati solo l'1%, i friulani lo 0,8% e gli altoatesini lo 0,9%, mentre la media nazionale è dell'1,6%.

DIVERSITÀ FRA ISTITUTI

Se si confrontano i diplomati per tipologia di istituto emerge che in Veneto ci sono stati punteggi più bassi ai professionali, seguiti dagli istituti tecnici, mentre i licei hanno raggiunto medie più alte. E in questo si rispecchia quanto avvenuto anche nelle prove Invalsi. Solo che nelle regioni del Nordest i dati degli istituti tecnici sono statisticamente comparabili con quelli dei licei non scientifici e in matematica sono superiori a tutti anche ai licei scientifici. I tecnici del Triveneto hanno inoltre registrato dati simili e anche superiori a quelli dei licei scientifici e classici delle scuole del Centro e del Sud Italia in italiano, matematica e inglese. I professionali del Veneto registrano infine dati simili a quelli degli istituti tecnici della maggior parte delle regioni italiane.
Raffaella Ianuale
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Il Gazzettino