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MONSELICE - Scuola Giorgio Cini: il Comune eroga un contributo di 20mila euro per la “Scuola senza zaino”. Da settembre, la primaria a tempo pieno al Monte Ricco avvierà con le due prime un progetto pilota che mette il bambino al centro della didattica. Da qui a qualche anno, diventerà l’unica metodologia adottata nel plesso.
Niente zaino e nuove aule
Questo approccio innovativo è nato in Toscana grazie al dirigente scolastico Marco Orsi e si è rapidamente diffuso in tutta Italia, dove un centinaio di scuole hanno appoggiato i principi educativi di autonomia, responsabilità ed empatia. Come dice il nome, i bambini non portano lo zaino, ma trovano tutto (o quasi) già pronto in classe: penne, gomme e matite sono acquistate dall’istituto a inizio anno e ai bambini viene solamente fornita una borsa contenente il materiale per i compiti a casa. Il progetto prevede anzitutto la riconfigurazione delle aule scolastiche secondo un modello diverso da quello tradizionale, impostato sulla lezione frontale.
La sperimentazione
“Scuola senza zaino” prevede una sapiente combinazione di libri e tecnologie: in aula ci sarà un computer, i bambini useranno anche i tablet e tutto il loro materiale sarà riposto in nuovi scaffali dedicati. Per creare un ambiente rilassante, le pareti verranno dipinte con gradevoli tinte tenui e nel giardino esterno saranno realizzati uno spazio per la coltivazione e delle costruzioni di legno. «Ci lavoriamo da un anno e spero che il progetto riscuota grande successo - dichiara la vicepreside Federica Baccan - I bambini hanno bisogno di stimoli nuovi e il nostro corpo docente crede fermamente nell’innovazione della scuola pubblica». Il nuovo metodo partirà con un gruppo di maestre giovani e motivate, che rimarranno al Giorgio Cini a lungo. Prosegue la vicepreside: «Al di là di questo progetto, ribadisco che tutto l’istituto punta sull’inclusione dei bambini disabili e vogliamo che anche loro siano partecipi di ogni sperimentazione». Per l’assessore all’istruzione Andrea Parolo «quello di “Scuola senza zaino” è un progetto virtuoso e una scommessa educativa. È nostra volontà sostenere questo modello di scuola-comunità anche nei prossimi anni». Analoghe parole dal sindaco Giorgia Bedin: «L’amministrazione crede a questo modo di fare scuola, dove si studia divertendosi senza che nessuno rimanga indietro».
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