OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MELARA - Adesso lo scontro è totale. Mella mattinata di venerdì scorso, la mobilitazione dei genitori contro il cambio di orario attuato dalla scuola è arrivata al punto più alto toccato in queste settimane: gli alunni della scuola media e primaria di Melara non sono entrati in classe. Uno sciopero clamoroso e senza precedenti in Alto Polesine. Le motivazioni sono riconducibili alle lunghe proteste, di queste settimane, sollevate dopo il cambio d’orario delle scuole, che rientrano nell’Istituto comprensivo di Castelmassa.
SCIOPERO CLAMOROSO
I genitori, venerdì, hanno inscenato una manifestazione di protesta all’esterno della scuola, per far sentire la propria voce. «Abbiamo una scuola che non ci ascolta - lamenta un genitore -.
LA PAROLA DEL SINDACO
Davanti ai cancelli dell’istituto, era presente anche il sindaco Anna Marchesini. «La speranza non ha niente a che vedere con l’ottimismo. Non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che qualcosa ha un senso, indipendentemente da come finirà. Stiamo lavorando per il nostro futuro, e non smetteremo mai», ha commentato sui social il sindaco di Melara.
Il termometro della protesta era già salito da domenica scorsa, quando al mattino i genitori avevano appeso all’ingresso delle scuole degli striscioni eloquenti, a criticare le scelte dell’Istituto comprensivo. «Rivogliamo il nostro orario, la scuola dialoga non impone. la scuola è vita e non deve chiudere» i messaggi riportati. Nella protesta che va avanti da settimane, l’Amministrazione comunale di Melara si è sempre schierata a sostegno delle famiglie e in maniera netta contro la decisione dell’Istituto comprensivo di Castelmassa.
Un malessere, quello dei genitori, che si è esteso anche nella vicina Castelnovo Bariano. In questo caso, i genitori degli alunni della primaria hanno aspramente criticato il cambio d’orario, deciso in maniera unilaterale dai vertici, e le difficoltà logistiche che riguardano le famiglie. Al momento, invece, non è arrivata nessuna nota di replica dall’Istituto comprensivo. Sembra difficile instaurare un dialogo tra le parti, nonostante le varie richieste avanzate dai rappresentanti dei genitori. All’orizzonte, dunque, non si intravedono soluzioni concrete.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino