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PELLESTRINA (VENEZIA) - «Pellestrina è la realtà a cui stiamo dando le maggiori attenzioni di tutto il Veneto dal punto di vista scolastico». Così la direttrice generale dell'Ufficio scolastico regionale del Veneto, interpellata sul caso della bambina che è stata inserita in una classe di prima elementare alla scuola Zendrini, unica femmina in una classe di appena 6 iscritti, 5 dei quali maschi. «Come ufficio scolastico regionale - spiega sinteticamente ma con cortesia Carmela Palumbo - abbiamo messo a disposizione tutte le risorse affinché ci potessero essere due classi, nonostante il numero ridotto di iscrizioni. A testimonianza di un'attenzione costante che, probabilmente, ha pochi eguali nella nostra regione. La formazione delle classi, però, non è di nostra competenza, ma dipende direttamente dalle scelte operate dal singolo istituto. Perciò su questo argomento desidero non intervenire in quanto non dipende da noi. Se la famiglia deciderà di rivolgersi al Tar non farà ricorso contro di noi, ma, se fosse, contro le decisioni della scuola. La nostra parte l'abbiamo fatta: avere due classi non era una cosa semplice né scontata per una comunità scolastica con questi numeri. Qui mi fermo. Le scelte sono della scuola».
LA DIRIGENTE
La dirigente dell'istituto comprensivo Franca Ongaro, professoressa Chiara Leone, ha spiegato di aver semplicemente applicato il regolamento d'istituto essendo la bimba anticipataria (nata nel 2017 compirà 6 anni a marzo).
Il Gazzettino