I presidi polesani bocciano le loro scuole: appena sufficienti

Una immagine di archivio di un esame di maturità
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ROVIGO - La scuola polesana conquista una risicata sufficienza. E a darle i voti sono stati i dirigenti scolastici. Sono i presidi, dunque, che nell’autovalutazione dei propri istituti di ogni ordine e grado, hanno ritenuto che il livello medio non sia particolarmente elevato, a partire dal rendimento nelle prove standard nazionali, dove il voto è 4,1 in una scala che va da uno (il voto più basso) a sette. È un quadro generalmente impietoso quelle che viene disegnato dal giudizio dei dirigenti, che fa finire la provincia di Rovigo in coda alla graduatoria italiana, con soltanto Enna e Nuoro che sono un po’ più sotto. Naturalmente ciò significa anche essere gli ultimi del Veneto, seppure in un quadro dove la regione non pare brillare granché per le autovalutazioni fatte.

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Il Gazzettino