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«I simboli del nazismo e del peggiore estremismo della destra italiana hanno volgarmente insozzato un muro della nostra città, in pieno centro. Non siamo in grado di sapere se si sia voluto colpire un esercizio commerciale in cui lavora una persona di colore, e confidiamo che gli inquirenti potranno risalire alla mano che ha tracciato quei segni di violenza e intolleranza. È un atto chiaramente inteso ad affermare ideologie che hanno prodotto mostri e a intimidire, offendendo l’intera comunità di Spilimbergo. Il Partito democratico esprime una ferma condanna». È la denuncia della segretaria del Pd di Spilimbergo, Paola Guzzoni, in cui rende noto l’imbrattamento di un muro, su cui si affaccia un esercizio commerciale della cittadina della Destra Tagliamento, con il simbolo della svastica e di un’ascia bipenne stilizzata e con il disegno di un organo sessuale maschile.
IL CASO
Quella del Pd non è tuttavia l’unica voce di dissenso rispetto a quanto è capitato nelle ultime ore nella città del mosaico.
IL RISCHIO
Qualora venissero individuati, per loro si prospetterebbero guai seri - le pene per chi inneggia al nazismo sono state inasprite - a meno che non si tratti di minorenni, che avrebbero come unica scusante il fatto di non aver capito la portata che, anche nel 2023, ha purtroppo ancora questo tipo di invocazione di un regime che, ottant’anni fa, ha provocato milioni di morti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino