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CEGGIA - Delusione, sconforto e tanta rabbia. Questi sono i sentimenti con cui hanno dovuto fare i conti i responsabili del centro diurno di accoglienza "San Giuseppe Lavoratore" di Gainiga, gestito da "Il Gabbiano - Il Pino società cooperativa sociale onlus". Ieri mattina, infatti, arrivati sul posto, i volontari hanno trovato una finestra aperta e, una volta all'interno, hanno scoperto la devastazione lasciata con tutta probabilità da alcuni giovani vandali. Muri imbrattati con scritte ingiuriose e blasfeme, immagini irrispettose e volgari, monitor e tivù spaccati, armadi divelti, perfino due estintori a polvere svuotati nelle stanze. Un atto ignobile, non solamente per il gesto ma anche per quello che il centro rappresenta.
LA STRUTTURA
Una struttura preziosa per il tessuto sociale della comunità.
IL PRECEDENTE
Per il centro non si tratta del primo episodio di vandalismo: già alcuni anni fa ignoti si erano introdotti da una finestra per rubare pochi spiccioli e una videocamera. In questo caso, però, il gesto è stato ancora più riprovevole. Per ripulire tutte le superfici dovrà essere chiamata un'impresa specializzata e anche i muri dovranno essere completamente ridipinti. In tutto questo però, vista la grande funzione sociale svolta, il centro non potrà rimanere chiuso a lungo, operando con 11 persone.
IL SINDACO
Anche per questo il sindaco chiede una pena esemplare per i colpevoli: «Quando saranno identificati i responsabili, oltre al ripristino e al recupero delle spese sostenute, se il giudice propenderà per una condanna chiederemo vengano avviati ai lavori socialmente utili. Devastare quel luogo è stato proprio da meschini».
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Il Gazzettino