BUDOIA (PORDENONE) - Il primo viaggio in treno da soli di due tredicenni si è trasformato in una disavventura costata a ciascuno 34 euro di multa. E a nulla sono valsi i...
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LA STAZIONE DI BUDOIAI due ragazzini, orgogliosi della loro indipendenza, sono arrivati alla stazione di Budoia che non ha la biglietteria, alle 14.08. Zaino in spalla con indosso la divisa da scout, sono saliti sulla littorina con le biciclette. «C'erano solo loro due e una signora», conferma al telefono mamma Marta. Una volta sul treno i tredicenni hanno preso posto in uno dei due vagoni e, un po' per timidezza (non volevano bussare e disturbare) un po' per inesperienza non hanno cercato il controllore che peraltro avevano visto, ma fiduciosi e con i soldi in mano hanno atteso che arrivasse.
IL CONTROLLORE INFLESSIBILEEd è arrivato, sì. Pochi minuti dopo la partenza si è palesato davanti ai ragazzini e ha chiesto loro il biglietto. A nulla sono valse le spiegazioni dei due neofiti del treno: il controllore è stato inflessibile. Senza biglietto significa multa e così è stato. I due portoghesisono stati identificati ed è stato detto loro che dovevano pagare una multa di 34 euro ciascuno. Così, avviliti e abbattuti, hanno racimolato tutti i soldi che avevano e hanno potuto pagare una sola delle due contravvenzione, mentre il treno era già arrivato a destinazione, a Sacile. «L'altra multa, come la ricevuta dell'avvenuto pagamento della prima - sottolineano le mamme Monica e Marta - saranno recapitate a casa, a memoria - ironizzano - che con la legge non si scherza».
LA RIFLESSIONE«Sabato pomeriggio i nostri figli avevano provato a spiccare il volto, ma un adulto, solerte e impeccabilmente ligio al proprio dovere, ha tarpato loro le ali, almeno per questa volta»: questa la riflessione conclusiva di Monica e Marta. Ed è quest'ultima a ricordare che «la signora che era salita in treno con i due ragazzini, quando ha visto il controllore che li multava ha esclamato È incredibile, perché multare due tredicenni senza concedere loro nemmeno il beneficio del dubbio è incredibile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino