Tragedia durante la gita in bici, Amedeo "Meo" si irrigidisce e cade al suolo: morto per un malore improvviso

Tragedia durante la gita in bici, Amedeo "Meo" si irrigidisce e cade al suolo: morto per un malore improvviso
SCORZÈ - Costernazione e incredulità per la morte di Amedeo Favaro, 71 anni il prossimo settembre, appassionato ciclista conosciuto dagli amici col soprannome di...

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SCORZÈ - Costernazione e incredulità per la morte di Amedeo Favaro, 71 anni il prossimo settembre, appassionato ciclista conosciuto dagli amici col soprannome di "Meo". L'uomo è stato colto da infarto giovedì, mentre stava facendo un'escursione in bici assieme ad altri 5 cicloamatori del Club Ciclistico Fonte San Benedetto di Scorzè. «Eravamo partiti di buonora da Scorzè, in tutto 6 amici per raggiungere Lio Piccolo, nel Comune di Cavallino-Treporti, nella laguna Nord di Venezia riferisce Diego Varetto, presidente del Club compagno di viaggio di Amedeo Favaro assieme al gruppo Avevamo attraversato Caposile, percorso la Jesolana, ormai passato Treporti. Non eravamo lontani dalla meta quando ci siamo accorti verso le 11,30 che "Meo" era rimasto indietro. Siamo stati richiamati da un ciclista che era dietro di noi sulla nostra stessa carreggiata perché aveva visto Meo irrigidirsi e riversarsi lungo l'argine della laguna e adagiarsi sul bagnasciuga. Abbiamo telefonato al 118 e cercato di praticargli un massaggio cardiaco.

INUTILI I SOCCORSI

Ma non c'è stato nulla da fare. Inutili le manovre per la rianimazione cardiopolmonare dei medici dell'autoambulanza. E pensare che giorni prima avevamo pedalato 90 chilometri con la bici da corsa. Abbiamo cercato subito di avvisare la consorte di quanto successo continua Varetto - e abbiamo anche telefonato al fratello Orlando, anche lui cicloamatore, che in quel momento si trovava in vacanza e che subito si è precipitato a casa". Amedeo Favaro risiedeva in via Ronchi a Scorzè con la moglie e non aveva figli.

«Era una persona cordiale sempre pronta ad aiutare gli altri dicono di lui gli amici Sosteneva e dava una mano anche al gruppo Noi dell'oratorio di Scorzè e quando c'era da fare qualcosa non si tirava mai indietro, sempre pronto poi a salire in sella e fare un giro in bicicletta». La salma è stata poi trasportata nell'obitorio di Cavallino-Treporti in attesa del nulla osta per il trasporto a Scorzè per la cerimonia funebre.

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Il Gazzettino