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VALDOBBIADENE (TV) - Lo scontro tra un'auto e un capriolo finisce sulle scrivanie della Corte di Cassazione a Roma. Saranno gli ermellini a fare definitivamente chiarezza su un contenzioso che va avanti ormai da dieci anni. L'incidente in questione è avvenuto all'inizio di settembre del 2013 lungo via Erizzo, la strada provinciale che si sviluppa nel centro di Valdobbiadene. Dopo lo scontro, il conducente si era rivolto al tribunale per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Ma non sono bastati quasi dieci anni per venirne a capo. L'ultima sentenza della Corte d'Appello di Venezia, pubblicata lo scorso mese di ottobre, ha condannato la Regione al pagamento. Allo stesso tempo, però, ha detto che tocca alla Provincia versare i denari per coprire il risarcimento dei danni. E adesso il Sant'Artemio ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione contro la sentenza di secondo grado.
LA QUESTIONE
La vicenda è intricata.
NUOVO CAPITOLO
Insomma, dovrebbe essere il Sant'Artemio ad aprire il portafoglio. Tutto ciò non è andato giù all'ente guidato dal presidente Stefano Marcon. E martedì, giorno di San Valentino, lo stesso presidente ha timbrato un decreto che dà il via libera al ricorso davanti alla Corte di Cassazione. L'obiettivo è far rivedere la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Venezia. "Si ravvisa la necessità di proporre ricorso avanti alla Corte di Cassazione avverso la citata sentenza spiegano dal Sant'Artemio non ritenendo fondato l'obbligo di manleva e in generale la ascrivibilità del sinistro alla responsabilità della Provincia di Treviso". La difesa del Sant'Artemio, parallelamente, è stata affidata all'avvocato Mario Ettore Verino di Roma. Tra l'incarico al legale e gli altri oneri connessi allo stesso sinistro, l'ente ha già previsto una spesa di quasi 5mila euro. E adesso l'ultima parola sull'incidente con il capriolo spetterà agli ermellini.
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Il Gazzettino