Gradisca d'Isonzo, migranti in rivolta lanciano lastre di plexiglass contro la Polizia, feriti tre agenti di Padova

Gradisca d'Isonzo, migranti in rivolta lanciano lastre di plexiglass contro la Polizia, feriti tre agenti di Padova
GRADISCA D'ISONZO - Ancora scontri nel Centro per il Rimpatrio di Gradisca d'Isonzo. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 10 aprile, un gruppo di extracomunitari...

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GRADISCA D'ISONZO - Ancora scontri nel Centro per il Rimpatrio di Gradisca d'Isonzo. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 10 aprile, un gruppo di extracomunitari ha dato in escandescenze distruggendo parte della struttura. I violenti avrebbero infatti rotto alcune lastre in plexiglass, utilizzate per dividere i settori, scagliandole contro alcuni agenti del II Reparto Mobile di Padova, chiamato a supporto. Nell'aggressione sono rimasti feriti tre agenti, uno di questi colpito alla coscia e che ha riportato un taglio profondo. 

L'episodio

Il gruppo di stranieri ha rivolto tutta la sua furia verso gli agenti, che hanno dovuto fronteggiare gravi violenze attuate dai numerosi ospiti del centro che, fra l’altro, hanno sfondato le barriere di contenimento per cercare di uscire dalla struttura. Nel sedare la rivolta tre poliziotti sono stati feriti, uno dei quali raggiunto da una grande lastra di plexiglass che gli è stata lanciata contro. L’agente è riuscito a scansarsi in extremis e così a non farsi colpire alla testa, ma uno spigolo lo ha colpito a una coscia aprendovi uno squarcio. 

La denuncia

A dare notizia di quanto accaduto è il sindacato di Polizia, che ancora una volta denuncia un episodio che vede protagonisti alcuni agenti. Da qui anche la richiesta di chiarimento da parte delle istituzioni sull’idoneità e il livello di sicurezza del sito di Gradisca. Secondo lo stesso sindacato, sul Centro di Gorizia «occorre quanto prima effettuare una forte bonifica per mettere in sicurezza gli ambienti affinché quanto successo oggi non ricapiti, e nel contempo chiediamo un’ispezione Ministeriale che certifichi quanto abbiamo detto. Lo abbiamo già detto, siamo stanchi di scrivere di colleghi feriti, anche oggi che è la nostra festa e loro erano li a garantire la sicurezza l’ordine pubblico».

«Non si può continuare così»

«Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi, e non possiamo nascondere la rabbia per il continuo pericolo cui sono esposti in queste strutture che sono delle vere e proprie polveriere, dove operano senza mezzi adeguati, in numero insufficiente, e sulla base di norme assolutamente inadatte. Pochi operatori contro decine e decine di persone che non vogliono stare dove sono e che però non sono detenute, e quando esplode la violenza bisogna fronteggiarli praticamente a mani nude. Non si può continuare così». È quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i gravi fatti avvenuti oggi.

Spranghe di ferro contro i poliziotti

A intervenire sul grave episodio è stato anche il segretario Fsp Veneto, Maurizio Ferrara. «È stato un pomeriggio di follia – ha commentato -, per oltre un’ora gli immigrati coinvolti nella rivolta, provenienti per lo più dal nord Africa, hanno usato contro i poliziotti spranghe di ferro, bastoni e alcuni chiodi di ferro acuminati. È stato necessario sparare anche numerosi lacrimogeni, ma alla fine tre agenti hanno riportato serie lesioni provocate da strumenti da taglio e contusioni. Proprio un bel modo di celebrare la Festa della Polizia… mentre non si fa nulla per affrontare una situazione divenuta ormai insostenibile. Non si può più fingere di non vedere, questo Cpr è finito molto spesso agli onori delle cronache, ma ancora nulla è cambiato. Cosa si aspetta, una carneficina?».

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Il Gazzettino