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MESTRE - Da quando nel 2005 l’Associazione Penelope ha aperto il suo sguardo tra Veneto e Friuli Venezia Giulia per dare assistenza morale, operativa e giuridica ai familiari delle persone scomparse, il telefono dell’ufficio squilla sempre. «Ci sono arrivate anche tre segnalazioni alla settimana, c’è stato anche chi ci ha chiamato per chiedere aiuto a casi vecchi» racconta Daniela Ferrari, presidente dell’associazione Penelope Veneto. Come successo in queste settimane, in cui il ritrovamento di alcune ossa umane in un campo di via della Chimica ha riacceso l’attenzione su casi di cronaca dall’andamento carsico. È così che si è tornato a parlare di Florina Simion, la ventiquattrenne sparita da Pianiga il 26 febbraio 2016 senza lasciare traccia: la Procura di Venezia ha archiviato il caso come allontanamento volontario ma le segnalazioni e l’attenzione di Penelope non si è mai spenta: «Chiediamo che il suo caso venga analizzato di nuovo dalla magistratura» dicono la presidente Ferrari e l’avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia Simion e referente di Penelope per il Veneziano. Quello di Florina è l’unico caso ancora aperto seguito da Penelope nell’area metropolitana. Gli altri 13 in banca dati si sono tutti chiusi con ritrovamenti: in 7 casi la persona scomparsa è stata trovata senza vita.
VENETO E FRIULI
Nelle due regioni seguite a Nordest, in diciotto anni i casi sono stati 185, la maggior parte (148 fascicoli) sono già chiusi mentre 37 casi sono ancora aperti. «Scriviamo alle Prefetture chiedendo di riaprire i tavoli per le ricerche.
CASI CHIUSI
Di 148 casi chiusi, 68 sono persone ritrovate senza vita. Tra i più importanti seguiti da Penelope, la scomparsa nel luglio 2011 di Lucia Manca, la cinquantaduenne di Marcon bancaria dell’Antonveneta di Treviso e poi di Preganziol, uccisa dal marito Renzo Dekleva. Lui, informatore farmaceutico condannato in via definitiva nel 2015 a 19 anni e 8 mesi di carcere, tentò di distruggerne il corpo nascondendola sotto a un viadotto di Cogollo del Cengio, nel Vicentino, dove nell’ottobre dello stesso anno verranno ritrovati dei resti umani dai quali si risalì all’identità della bancaria. Sempre nel Veneziano la vicenda di Giampalo Gaggiato, 45 anni di Marcon. Sparito da casa alla vigilia di Ferragosto 2003 era stato ritrovato otto anni dopo (il 15 aprile 2011) nella acque del Canale Ovest industriale a Marghera dove la sua Lancia Thema si era inabissata. Il corpo, ancora al posto di guida, era stato scoperto sperimentando un sonar di ultima generazione.
SENZA RISPOSTA
Il mistero delle ossa di Marghera ha fatto pensare, oltre che a Florina, a Isabella Noventa, la cinquantacinquenne di Albignasego (Padova) uccisa nella notte tra il 15 e il gennaio 2016 dai fratelli Freddy e Debora Sorgato con la complicità della tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco, e il cui corpo non è mai stato trovato. Nell’elenco delle storie irrisolte anche padre Michele Bottaccin, il frate cappuccino originario di Loreggia (Padova) scomparso nel luglio 2002 a 52 anni durante un’escursione sul monte Rite, in Cadore. E Marianna Cendron, 18 anni, sparita a Paese (Treviso) dieci anni fa. Poi Samira El Attar, 43 anni di Stanghella (Padova), scomparsa il 21 ottobre 2019 e per il cui omicidio il marito è stato condannato all’ergastolo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino