PIANIGA - «Da quella maledetta serata non sono più riuscita a dormire. Ma finalmente qualcuno mi ha dato ascolto». Nela Simion è la madre di Florina, la...
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Nela ha parlato a lungo con il pm e ha fatto nomi e cognomi delle persone che si erano viste con Florina poco prima della sua scomparsa. Ha fatto il nome anche di un ragazzo che qualche tempo prima l'avrebbe minacciata con un coltello perché la giovane non voleva cedere alle sue lusinghe. «Conosco bene mia figlia, non si sarebbe mai allontanata volontariamente da casa - ha detto Nela al pubblico ministero - Poiché assumeva farmaci salvavita, quando stava fuori per diverse ore li portava sempre con sé. Poco prima della sua scomparsa aveva ricevuto una telefonata. E' uscita in fretta, portandosi dietro solo il cellulare e non i farmaci, segno evidente che pensava di stare fuori casa per breve tempo». L'avvocato Stefano Tigani, che per conto dell'associazione Penelope Italia onlus segue gratuitamente il caso, ha fatto analizzare da un esperto i tabulati del cellulare della ragazza. Tre ore dopo il suo allontanamento da casa, ma sempre nelle vicinanze, il telefono è stato spento e da allora non è stato più riacceso.
LE DOMANDE«Con chi si doveva incontrare quella sera mia figlia? continua Nela - Solo il percorso telefonico delle ultime ore potrebbe portare alla soluzione. Il Pubblico ministero è stato molto gentile con me e mi ha assicurato che riaprirà le indagini». Prima di sparire, Florina aveva inviato al fidanzato chioggiotto Maurizio De Grandis un messaggio indecifrabile: caffè caffè caffè non ti ti lo lo lo se se se ci ci ci sono sono come va con con con con la la la la mia mia mia . Secondo il consulente tecnico informatico Nicola Chemello, il messaggio è stato scritto con una sequenza di parole ripetute e prive di senso, ma altro non sarebbe stato che un disperato segnale di aiuto lanciato via whatsapp. «Il messaggio è stato lanciato casualmente, pigiando i tasti in maniera ripetitiva, come se non avesse avuto la capacità di usare liberamente le mani o addirittura non fosse in grado di vedere», dice Chemello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino